Era il 28 aprile del 1963 e allo stadio 'Donato Vestuti' di Salerno si consumò la prima vera tragedia del calcio italiano. Cinquantacinque anni fa morì Giuseppe Plaitano, primo tifoso deceduto durante una partita di calcio. Quel giorno su votava in tutto il Paese per il rinnovo della Camere e nel frattempo la Salernitana affrontava il "Potenza dei miracoli" nella 30^ giornata del campionato di Serie C. La squadra granata, allenata da Ulisse Giunchi, puntava a vincere per rientrare nella lotta promozione.

L'impianto di Piazza Casalbore era stracolmo ed al 42' gli ospiti passano in vantaggio con un gol di Rosito contestato per una presunta posizione di fuorigioco. A 10' dalla fine, duro intervento su Visentin non sanzionato dal direttore di gara. Il pubblico comincia a protestare finché non viene aperto un varco nelle rete di cinta che separa spalti e terreno di gioco. Le forze dell'ordine fermano il tifoso ma nel frattempo si registra una vera e propria invasione. L'arbitro, il signor Gandiolo, sospende la partita ma la contestazione è ormai nel suo vivo e parte così un colpo di pistola che ammazza Giuseppe Plaitano, in quel momento sulle gradinate della tribuna. La partita terminò con un 2-0 di ufficio in favore del Potenza ma da quel 28 aprile del 1963 il calcio salernitano ed italiano è radicalmente cambiato.

Sezione: Accadde oggi / Data: Sab 28 aprile 2018 alle 08:45
Autore: Paolo Siotto
vedi letture
Print