Alea Iacta Est, ovvero il dado è tratto. Un punto di non ritorno per la Salernitana che ad Empoli si è ben comportata palesando però i soliti limiti tecnici che Colantuono può fronteggiare fino ad un certo punto. La compagine granata ha raccolto i complimenti di tutti, anche su sponda avversaria, ma i complimenti nel calcio contano relativamente. Quello che preoccupa maggiormente è il fatto che nell'arco di 90' minuti ed oltre, il portiere avversario Gabriel non sia mai stato chiamato in causa concretamente.

Certo, l'Empoli è la capolista, ma non certamente per la solidità della retroguardia che ha subito 39 reti, una in meno di squadre come Brescia Novara, tanto per fare qualche esempio. La Salernitana dunque ha confermato di avere un problema in attacco nonostante il buon momento di forma vissuto da Riccardo Bocalon il quale ha abbandonato anzitempo il terreno di gioco del "Castellani" per un problema muscolare facendo spazio ad un Palombi volenteroso ma a tratti inconsistente.

Nessun dramma chiariamo, anzi. La Salernitana si è comportata bene per oltre 60', mettendo in difficoltà l'Empoli che solitamente chiude gli avversari nella propria metà campo ed invece i granata, orfani di Tuia e soprattutto Pucino, si sono difesi con onore provando anche a pungere in ripartenza. Dunque un plauso alla squadra ed al tecnico, ma l'organico resta da salvezza tranquilla. 

Sezione: Editoriale / Data: Ven 30 marzo 2018 alle 21:00
Autore: Paolo Siotto
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