Sono bastate tre giornate di campionato per vedere Alberto Bollini finire sul banco degli imputati. In una piazza umorale come quella di Salerno il tecnico di una squadra che in 90' crea 6 occasioni nitide per segnare può essere additato come responsabile di un rendimento sì deludente, ma non per forza legato alle scelte di chi manda in campo i giocatori. Molte critiche indirizzate al trainer di Poggio Rusco ci sembrano eccessive; l'unico neo può essere rappresentato dalla scelta di schierare Rossi in una posizione non del tutto consona alle sue caratteristiche, ma del resto solo Bollini vede i giocatori in campo nel corso di ogni singola seduta d'allenamento. Già nel prepartita molti tifosi sui social non avevano condiviso l'esclusione dall'undici titolare di Sprocati il quale però non era al top. Altri avrebbero preferito l'inserimento di Schiavi al posto di Tuia ma grazie alla spinta di Pucino sono arrivati diversi cross pericolosi al centro dell'area. Allora ci chiediamo, fin dove arrivano le colpe - o responsabilità - di Alberto Bollini? 

Lo abbiamo detto e lo ribadiamo, il rendimento di queste prime tre giornate è al di sotto delle aspettative, e non di poco. Da qui alle prossime settimane, fatta eccezione per la gara di Vercelli, Tuia e soci affronteranno avversarie costruite per la promozione come Pescara e Parma, ragion per cui non sarà facile racimolare molti punti. Ad ogni modo se fin qui non sono arrivate vittorie in campionato il dito va puntato contro la sfortuna che, prima o poi gira per tutti, e nei confronti di alcune scelte in sede di mercato. L'unico giudice sarà il campo che, almeno per il momento, scagiona Alberto Bollini.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 10 settembre 2017 alle 21:00
Autore: Paolo Siotto
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