Resta il rimpianto per la mancata vittoria, ma la prova offerta dalla Salernitana nel secondo tempo del "Tardini" fa ben sperare. I granata sono riusciti nell'impresa di annullare il doppio vantaggio maturato nella prima frazione grazie all'eurogol di Vitale ed al penalty trasformato da Vitale. Episodi a parte, Schiavi e soci hanno legittimato il pareggio sfiorando anche l'impresa con Bocalon. Un risultato ad ogni modo importante, soprattutto per come si era messa una partita iniziata in salita a causa delle tante assenze che hanno falcidiato il reparto difensivo. In terra emiliana Alberto Bollini è stato costretto a schierare nella retroguardia a tre Mantovani (all'esordio in questo campionato) e Vitale, un giocatore che ha caratteristiche tutt'altro che conservative. 

Eppure, fatta eccezione per gli errori sui calci piazzati, la Salernitana ha contenuto il tridente composto da Di Gaudio, Calaiò ed Insigne. Una nota di demerito per Radunovic, autore di un paio di uscite tutt'altro che brillanti già nel match interno con lo Spezia. Quello che conta però, oltre alla reazione, è il risultato. In molti infatti avrebbero messo una firma per uscire indenni da uno stadio storicamente ostico, non solo per la Salernitana. Non sono mancate però le critiche rivolte alla squadra (soprattutto a fine primo tempo) ed all'indirizzo del tecnico. La colpa di Bollini sarebbe stata quella di non schierare Sprocati dal 1'; alzi la mano chi, con una difesa quantomai rimaneggiata, avrebbe evitato di inserire un centrocampista in più (nella fattispecie Odjer) al posto di un elemento dalle doti offensive come l'ex Pro Vercelli. Quest'ultimo è entrato ad inizio secondo tempo cambiando l'andamento della partita.

Un merito di Bollini? Non per tutti, dato che c'è chi parla di fortuna. Lotito però in passato ha dichiarato che spesso un generale fortunato è meglio di uno bravo (vero Menichini?). Parlare solo ed esclusivamente di fortuna ci sembra alquanto rdiuttivo ma se Bollini, oltre alle competenze palesate in questi dieci mesi, ha nelle sue corde anche un pizzico di buona sorte, perché gettarla? 

Sezione: Editoriale / Data: Dom 01 ottobre 2017 alle 21:00
Autore: Paolo Siotto
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