Termina, dopo poco più di un anno, l'avventura di Alberto Bollini sulla panchina della Salernitana. Il pareggio col Perugia costa caro al tecnico di Poggio Rusco che un anno fa festeggiava la prima vittoria in granata sul campo del Frosinone. I risultati maturati nell'ultimo mese pesano troppo, nonostante la classifica comunque positiva. Lotito a fine gara ha criticato diverse scelte di Bollini, dalla gerarchia dei portieri all'utilizzo di Bocalon in posizione decentrata. 

Proprio Lotito, colui il quale lo scorso anno lo preferì a Menichini dopo le dimissioni di Giuseppe Sannino. É chiaro dunque come sia stato il co-patron a spingere per cambiare guida tecnica. Tra le righe però si legge anche qualche critica a scelte tutt'altro cue tecniche. Più che scelte, la tendenza di Bollini a dar importanza alle critiche dell'ambiente e soprattutto della stampa. Un errore clamoroso secondo Lotito, abituato a non dar peso a quanto viene detto e scritto dai media.

In tal senso è impossibile non ricollegarsi alla conferenza stampa prepartita, unica ed ultima, che Alberto Bollini ha tenuto prima della gara di Venezia che segnò l'esordio nel corrente torneo cadetto. In quell'incontro con la stampa del 24 agosto nel ventre dell'Arechi, il trainer mantovano parlò di salvezza, smentendo la società che invece parlava di play-off, velatamente e non. Quella conferenza ha segnato di fatto l'inizio della fine.

Ad ogni modo, quello di Bollini resta a nostro modesto avviso, un esonero affrettato e non del tutto meritato. La Salernitana del resto è a -4 dalla zona play-off anche se ha solo due punti di vantaggio sul quintultimo posto. Nonostante ciò, la Salernitana girerà con un punteggio superiore a quello delle passate stagioni, segnale che evidentemente Bollini qualcosa di buono lo ha fatto.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 10 dicembre 2017 alle 21:00
Autore: Paolo Siotto
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