Luigi Cagni è uno dei doppi ex della sfida di domani pomeriggio tra Salernitana e Brescia. Con il Brescia ha giocato per gran parte della sua carriera (dal 1969 al 1978), in qualità di terzino sinistro, ed è lì che è cresciuto calcisticamente, ed ha anche esordito come allenatore, presso le giovanili. In granata conta un'esperienza come allenatore, nella stagione 1999-2000 nella quale ha conosciuto un esonero ma è stato in seguito richiamato. Contattato telefonicamente, ha rilasciato in esclusiva per TuttoSalernitana.com la seguente intervista.

Che ricordo ha della sua esperienza come allenatore della Salernitana?
"Penso sia stata una bella esperienza sia come uomo che come allenatore. Era l'ambiente giusto per me e fu davvero un peccato che il presidente Aliberti scelse di non confermarmi in panchina per la stagione successiva. Sono convinto che avrei fatto benissimo, perché la squadra era giovane e forte".

Rispetto alle altre piazze in cui ha giocato o allenato, a suo avviso in cosa si differenzia Salerno?
"A Salerno c'è una grandissima passione allo stadio, che è qualcosa che molto di rado ho visto da altre parti. Inoltre nella vita di tutti i giorni ho incontrato gente rispettosa del lavoro e della persona, quindi credo sia un discorso completamente diverso dalla Campania. Non sembra neanche una città campana".

Quale partita giocata dalla Salernitana con lei come allenatore ricorda più positivamente?
"Senz'altro quella in cui ritornai dopo essere stato esonerato per una settimana. Vincemmo a Genova con la Sampdoria per 4-2, fu una grande soddisfazione".

Cosa pensa dell'attuale situazione della Salernitana?
"Il campionato è molto lungo, per cui tra le squadre ci sarà un'accesa lotta fino all'ultimo. Senz'altro ha la possibilità di salvarsi, ma gli esiti di questo campionato potremo conoscerli soltanto alla fine".

Nel complesso, come le sembra il campionato di Serie B di questa stagione?
"E' un campionato strano, con moltissime sorprese. Mi sembra per certi aspetti paragonabile alla Serie A, nel senso che non è tecnicamente a grandissimi livelli. Però da un altro lato è meglio così, perché c'è la possibilità di far giocare i giovani".

A suo avviso come finirà l'incontro di domani tra Salernitana e Brescia?
"Questo non lo so dire, e anche per il fatto di aver giocato per nove anni a Brescia non me la sento di fare pronostici. E' una partita di Serie B difficile come tutte le altre".

Sezione: Esclusive TS / Data: Ven 10 marzo 2017 alle 21:00
Autore: Matteo Di Palma
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