Manuel Scalise ha militato nella Salernitana, nell’allora Serie C1, per sei mesi durante la stagione 2013/14, collezionando dieci presenze. In carriera il difensore ha vestito anche le maglie di Grosseto, Pavia, Lucchese, Alessandria, Olbia, Nocerina, Ascoli, Mantova e Cosenza, fino alla scorsa stagione, al termine della quale si è ritirato dal calcio giocato, con uno score di quasi 400 presenze tra i professionisti; ora allena la Berretti della società calabrese. Oggi si concede a TuttoSalernitana.

Cominciamo con il buon momento che sta attraversando la squadra di Bollini. Contro la Cremonese è arrivato il terzo pareggio consecutivo, i granata non perdono da ben dodici partite e sono in piena zona play off. Qual è il vero punto di forza di questo gruppo?

Sicuramente la squadra è solida, fa risultato. Dopo questi tre pareggi, però, ci vorrebbe una vittoria, per dare positività ad ambiente e tifosi e continuità al progetto del ds Fabiani.

La prossima giornata vedrà impegnata la Salernitana nell’ostica trasferta di Cittadella, con i padroni di casa appena sopra la zona play out. Questi fatidici tre punti possono arrivare al Tombolato?

Perché no. Io credo che i granata siano attrezzati per fare risultato su qualsiasi campo, non mi stupirei se vincessero a Cittadella.

La scorsa stagione si è conclusa con una salvezza tranquilla per il club del presidente Lotito. Nell’annata in corso, in virtù di questo prolungato momento di forma, del rendimento dei giocatori della continuità di risultati, la Salernitana può essere considerata, finalmente, una forte candidata per un piazzamento play off?

E’ presto per fare conti, il campionato di Serie B è lungo, incerto e imprevedibile. Ricordo quando ero ad Ascoli, ci salvammo senza play out, nonostante i sette punti di penalizzazione, e il Frosinone di Moriero, primo in classifica a fine girone di andata, retrocesse. Onestamente credo che la Salernitana possa prendersi un piazzamento play off, magari anche tra le prime cinque. I giocatori devono pensare partita dopo partita, per poi tirare le somme verso Febbraio-Marzo.

Che ricordi conserva della sua, seppure breve, esperienza qui a Salerno?

Ho ottimi ricordi in granata, è stato un anno importante che mi ha aiutato a crescere. Abbiamo fatto una buona stagione con Gregucci, eravamo in zone basse, ma siamo arrivati a giocarci i play off contro il Frosinone e abbiamo vinto la Coppa Italia. Ho conservato tante amicizie a Salerno.

Da ex terzino destro darebbe un giudizio su Pucino, che pur essendo più a suo agio in una difesa a quattro, si sta disimpegnando egregiamente come centrale destro in una difesa a tre.

Ci ho giocato diverse volte contro, è un giocatore importante per la B, tra i migliori a ricoprire quel ruolo. E’ stato bravo ad adattarsi ed ha la tecnica per uscire palla al piede.

Guardando al resto della serie cadetta, direbbe una squadra che, secondo lei, potrebbe affermarsi come possibile rivelazione.

Il Palermo è la mia squadra rivelazione. Tedino sta facendo benissimo, pur essendo alla prima volta ad allenare in B. Molti giocatori sono riusciti a calarsi nella serie cadetta, a cambiare mentalità, dopo la retrocessione dalla Serie A, il che non è facile.

Sezione: Esclusive TS / Data: Gio 23 novembre 2017 alle 22:00
Autore: Oreste Tretola
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