In attesa di conoscere come verrà risolto il grande rebus del format e se ci saranno o meno squadre da ripescare, il campionato va speditamente avanti senza esitazioni segnalando nuovi protagonisti. Con il prossimo turno infrasettimanale si consumerà la 5ª giornata e il campo avrà comunque detto la sua, al di là dei balletti giurisprudenziali tra TAR, Coni e competenze di Tribunali endofederali.

A TUTTO BUCCHI - Intanto parla chiaro il Benevento di Cristian Bucchi che asfalta la Salernitana incapace di tenere testa ai sanniti, grandi candidati all’immediato ritorno in A non solo grazie al facoltoso patron Vigorito. Don Oreste in massima serie è convintissimo (a ragione) di poterci stare. Non fosse altro per l’immensa passione e per la solidità economica, doti sempre state fuori discussione. Un particolare non del tutto irrilevante in tempi di plusvalenze fittizie, club falliti e patti pluriennali con l’erario, per non parlare di mercati condizionati da conti economici da brividi. E Bucchi ci mette del suo nell’assecondare le ambizioni della Strega e dei suoi impareggiabili tifosi che in A, comunque, hanno già lasciato un segno indelebile per simpatia ed educazione. Proprio come l’altra sera sulla Salernitana che nell’anno del centenario deve ritrovare la consistenza tecnica necessaria a nutrire le legittime aspirazioni di grandezza che il popolo granata chiede a Mezzaroma e Lotito ora come non mai.

L'IDENTITA' DEL PALERMO - Ha una sua identità il Palermo che Tedino ha riforgiato a propria immagine e somiglianza, esattamente come un anno fa. Attende di essere confermata la notizia di un nuovo socio pronto ad affiancare e sostituire l’ex vulcanico patron friulano: saremmo in prossimità della svolta che poco avrebbe a che vedere con le azioni risarcitorie minacciate da Zamparini per la (presunta) Serie A negata da arbitri e Tribunali e per la quale lui ancora combatte al TAR. In realtà, un progetto capace di andare oltre il recente passato sarebbe la svolta attesa dalla città. Per ora Nesta e il suo Perugia rivoluzionato debbono arrendersi allo strapotere di Nestorovski, di nuovo cecchino infallibile, e di Trajkovski sempre più leader e risolutore micidiale.

COMANDA GROSSO - Con Grosso solo in vetta col suo Verona che, in difficoltà, sorprende un indecifrabile Crotone, e con Pillon che continua a stupire col suo Pescara sempre più quadrato, c’è da registrare il prezioso successo del Lecce firmato da Palombi e il primo punto di Lucarelli col suo Livorno spericolato. Batte un colpo anche il Carpi tornato a Castori, ma potevano essere tre se Jelenic non si fosse fatto ipnotizzare sul dischetto da Alfonso. Il portiere vola e dedica il gesto plastico a Suazo, il primo tecnico esonerato della stagione. Passano gli anni, ma Cellino continua implacabile a non perdonare: ha solo cambiato categoria. Ritrovandola piena di grattacapi!

Sezione: News / Data: Dom 23 settembre 2018 alle 20:30 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Luca Esposito / Twitter: @lucesp75
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