La Salernitana continua a lavorare nel ritiro di Roccaporena in vista della prossima stagione, intanto il mercato dei granata è in fermento, con il possibile innesto di Signorelli a centrocampo che rappresenterebbe un colpo importante. Per conoscere meglio il giocatore il quotidiano La Città ha chiesto il parere di un tecnico che lo ha visto da vicino, Mimmo Di Carlo. Queste le sue dichiarazioni:

Di Carlo, che giocatore è Franco Signorelli?

"E’ un centrocampista tecnico, con una buona visione di gioco. Predilige giocare palla a terra, le sue caratteristiche sono quelle orientate a cercare il passaggio vincente. Ha personalità da vendere. I pregi sono quelli che si riconoscono in un giocatore di media-alta classifica. Ha resistenza, una buona base di corsa ed in fase di non possesso sa farsi rispettare. La dinamicità non sempre è il suo forte ma sopperisce a questa leggera carenza con la grande forza fisica che si ritrova e che gli consente di non sfigurare quasi mai".

E’ più regista o una mezzala?

"E’ un regista puro ma nel corso della sua carriera ha saputo adattarsi anche al ruolo di mezzala. Cambia poco se si tratta di centrocampo a due o tre elementi, nel cuore del campo riesce sempre a dire la sua".

Con il venezuelano la Salernitana farebbe comunque un affare secondo lei?

"L’anno scorso quando ha giocato ha sempre fatto buone gare. Ha avuto un piccolo infortunio e purtroppo, dopo la guarigione, non tutto è andato come previsto. Ha avuto una ricaduta che non gli ha permesso di recuperare perfettamente, compromettendo così il suo campionato. Ma quando è stato chiamato in causa ha sempre dato il suo enorme contributo alla causa. Dovesse prenderlo, la Salernitana farebbe un ottimo acquisto".

Nella rosa della Salernitana c’è anche Perico, che lei ha allenato a Cesena e che la Salernitana ha voluto tenere a tutti i costi. Nonostante i 33 anni può essere un valore aggiunto?

"Di cosa parlare in questi casi? Gabriele ha un’esperienza pazzesca che in un campionato lungo e complicato come la B può solo essere d’aiuto. E’ un valido elemento che può fare sia il centrale che l’esterno di difesa. È duttile, sa di calcio, è un ottimo professionista e quando ci sono in giro simili giocatori è anche normale che la società voglia tenerseli stretti".

Il mercato in entrata sembra comunque orientato ad accogliere soprattutto forze fresche. Con la linea verde si rischia troppo?

"Non solo la Salernitana sta adoperando questa strategia. Ci sono tante altre squadre che sembrano orientate a seguire questa strada. Il giusto mix però non deve e non può mai mancare: c’è sempre bisogno di 5, 6 'vecchietti' importanti, in ciascun reparto. Però è anche giusto dare fiducia ai giovani: il calcio ha bisogno di loro ed è bello vedere che le società decidano di dargli fiducia. Guai però a colpevolizzarli o a dargli la croce addosso: questo non andrebbe bene. A Salerno quest’anno c’è un tecnico che ha dimostrato di saper lavorare bene con i ragazzi, possono essere un buon viatico per il futuro".

Coda, Donnarumma, Busellato, Improta e Gomis i big finora andati via. Troppo ridimensionata questa Salernitana per puntare in alto?

"Ma non penso che rimarrà così. Sono andati via giocatori importanti e son certo che la proprietà cercherà di sostituirli nella maniera più giusta, c’è ancora tempo per farlo. Coda e Donnarumma sono i due più affermati che hanno lasciato: è chiaro che dev’esserci l’avvicendamento di attaccanti con una buona struttura, che siano capaci di garantire un buon numero di gol".

Sezione: News / Data: Mer 19 luglio 2017 alle 16:00 / Fonte: La Città
Autore: Simone Gallo
vedi letture
Print