A segno nella gara vinta dalla Salernitana al "Matusa" per 2-0 nel lontano 2009, Dino Fava ha fatto il punto sulla compagine granata sulle colonne del Mattino, partendo proprio da quel ricordo della vittoria sul Frosinone: "Ritornai in campo dopo un lungo infortunio e, complice la pioggia e il campo pesante, temevo sinceramente di non farcela. Invece andò tutto per il verso giusto. Giocammo una partita straordinaria, undici leoni che non mollarono dal punto di vista dell’attenzione e dell’intensità neppure per un secondo".

Non solo punti e vittorie ma anche entusiasmo ritrovato, questa Salernitana invece può pensare di fare risultato anche a Frosinone?

"Quest’anno ho visto una Salernitana estremamente particolare nel corso della stagione, capace di alternare prestazioni incredibili ad altre decisamente meno positive. E allora perché non sperare di poter conquistare qualche punto importante anche sabato? Pur sapendo chela squadra di Longo è ricca di talento e ti può far male in qualsiasi momento".

Dalle sconfitte con Spezia e Parma alle vittorie con Ascoli e Avellino, cosa può essere cambiato in così poco tempo?

"Non lo so, difficile dirlo. Forse è cambiato qualcosa dal punto di vista mentale, anche perché i valori non mancano all’interno dell’organico granata e quindi era inevitabile che prima o poi venissero fuori. Credo anche che la salvezza arriverà tranquillamente".

Il passaggio al 4-3-3 può aver influito o sono soltanto numeri che lasciano il tempo che trovano?

"Ammetto con estrema sincerità che non ho mai capito quanto questi fattori possano incidere su una squadra, la questione indubbiamente conta ma quello che può fare la differenza a mio avviso è legato all’aspetto motivazionale. Se hai uno spirito propositivo può giocare anche con il 4-5-1".

Quanto merito c’è di Stefano Colantuono nella ripresa della Salernitana?

"Tanto, lo reputo in assoluto uno dei migliori tecnici della categoria. Secondo me, vedendo le partite in televisione, si nota il grande lavoro che sta facendo con la squadra, mi auguro che con lui si possa costruire qualcosa di importante nella prossima stagione".

Tra i meriti di Colantuono c’è quello di aver rivitalizzato Bocalon e Kiyine.

"A Salerno devi avere le spalle larghe per riuscire a reggere le pressioni. Kiyine lo conosco poco ma si nota che ha qualità notevoli, Bocalon invece lo conosco bene ed è un ragazzo molto interessante e che credo possa fare bene".

L’attuale +4 dalla zona playout quanto può essere rasserenante?

"Non va visto e non deve condizionare, la Serie B è talmente lunga e complicata che tutto può cambiare in un attimo. La Salernitana deve solo ragionare partita dopo partita, anche se le prossime tre con Frosinone, Novara ed Empoli potranno dire tanto in ottica futura".

Sezione: News / Data: Mer 14 marzo 2018 alle 16:00
Autore: ts redazione
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