Il calciomercato è ormai agli sgoccioli e la Salernitana è alla ricerca degli ultimi tasselli per completare la sua rosa, in buona parte rivoluzionata rispetto alla scorsa stagione. Con l'arrivo del giovane biancoceleste Rossi, Bollini in attacco ha adesso a disposizione almeno un'alternativa per ciascun ruolo del tridente offensivo. Ad una settimana dal debutto in campionato contro il Venezia è l'ex attaccante granata Stefano Guidoni a tirare le somme del mercato, concentrandosi in particolar modo sul reparto avanzato. «Il cambio rispetto al recente passato è stato evidente - ha affermato Guidoni attraverso le colonne de Il Mattino -  ma non conta solo l’esperienza. Conta anche e soprattutto la voglia di voler esplodere, ed i granata hanno preso due giocatori che credo siano motivati e non poco».

Spesso si parla delle pressioni che può portare una piazza come Salerno, quanto potranno incidere sulla crescita di Bocalon e Rossi?

«Ma meno male che esistono le pressioni, anche perché la curva sud dell’Arechi ti trascina e ti esalta. Non so se sia meglio giocare in città dove le pressioni sono molto inferiori, io personalmente preferivo sempre giocare dove le partite venivano vissute con grande adrenalina».

Giusto affidarsi a due “scommesse” oppure un giocatore di esperienza avrebbe fatto maggiormente comodo?

«Se prendi un calciatore alla Cacia prendi un grande attaccante, capace non solo di fare gol con regolarità ma anche di tenere sempre in apprensione la difesa avversaria. Ma ripeto, puntare su Bocalon e Rossi ci sta e può essere una scelta
condivisibile. In più credo che Bollini sia un allenatore capace di stimolarli al punto giusto
».

Chi ha segnato tanto in Lega Pro, vedi Bocalon, può farlo allo stesso modo anche in serie B?

«Le categorie sono certamente importanti, ma tra il livello dell’Alessandria e quello della Salernitana non c’era molta differenza. La differenza la si fa nel calciare in porta, questo conta davvero. Se sei abituato a farlo con naturalezza, e quindi a segnare con regolarità, allora puoi farlo anche in un altro campionato. Di sicuro Bocalon ha la struttura fisica per poter fare bene in B».

Si continua a parlare dell’eccessiva durata del calciomercato, quanto incide questo aspetto?

«Tantissimo se parliamo del lavoro dell’allenatore, perché si è costretti a mettere le basi della squadra senza avere però tutte le certezze. Ma anche per il giocatore non è utile, c’è il rischio di non essere sereno. Direi che sarebbe più corretto chiudere il mercato con l’inizio del campionato».

In attesa, però, di capire cosa accadrà nelle ultime settimane della sessione estiva, in quale fascia in questo momento inserirebbe la Salernitana?

«Non lo so sinceramente, se gli attaccanti faranno gol con la giusta frequenza allora è ovvio che i granata potranno fare bene nel corso della stagione. Del resto una struttura solida già c’è e Bollini lo considero un buon allenatore. Ricordiamoci, poi, che è vero che ci sono tante società blasonate quest’anno, ma è sempre il campo a dire l’ultima parola».

Da quest’oggi si inizierà a pensare concretamente al campionato: Venezia, Ternana e Carpi le prime tre avversarie, che avvio di stagione sarà?

«Molte volte dipende anche dal momento in cui affronti determinate squadre, se sono in forma, se hanno infortunio squalifiche. Per la Salernitana è un inizio non del tutto semplice, che dovrà ovviamente iniziare a dare le prime risposte».

Sezione: News / Data: Lun 21 agosto 2017 alle 15:00 / Fonte: Il Mattino
Autore: Valerio Vicinanza
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