Quattordicesimo appuntamento stagionale della rubrica "Le trasferte granata" che ci accompagnerà ogni settimana con tre appuntamenti (Martedì, Giovedì e Sabato). Curata dalla redazione di TuttoSalernitana.com, questa rubrica ha l'obiettivo di far scoprire le meraviglie socio-culturali delle 21 città in cui faranno capolino la Salernitana ed i suoi tifosi. In questo quattordicesimo appuntamento, ci troveremo a Parma, un altro importante centro storico culturale del prossimo campionato cadetto. Scopriamo insieme quelle che sono le meraviglie della città del Parmigiano:

LA CITTA'

Parma è un comune italiano di 194 518 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Emilia-Romagna. Antica capitale del ducato di Parma e Piacenza (1545-1859), la città di Parma è sede universitaria dall'XI secolo. È inoltre sede dal 2002 dell'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), dal 1956 del Magistrato per il Po, oggi Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPO), dal 1990 dell'Autorità di bacino del fiume Po (AdbPo) e dal 1994 di un Reparto Investigazioni Scientifiche (RIS) dei Carabinieri, con competenza sull'Italia settentrionale. A Parma ha inoltre sede il Crédit Agricole Cariparma, fino al 24 ottobre 2016 denominato Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza. Nel dicembre 2015 Parma ha ricevuto il prestigioso riconoscimento di "Città creativa per la Gastronomia UNESCO". Il nome di Parma è inoltre legato all'omonima città statunitense che sorge nello stato dell'Ohio, a breve distanza da Cleveland; chiamata originariamente Greenbrier, la località fu rinominata nel 1826 su proposta del medico David Long, che durante la sua visita al ducato emiliano era rimasto "impressionato dalla grandezza e bellezza" della città italiana. I principali monumenti religiosi per cui la città è nota sorgono nei pressi di piazza Duomo: il Duomo, consacrato nel 1106, che, considerato fra le maggiori opere dell'architettura romanica in Italia, al suo interno conserva la Deposizione dalla croce, bassorilievo del 1178 di Benedetto Antelami, oltre agli importanti affreschi rinascimentali della cupola, opera del Correggio, e delle tre navate; il Battistero dell'Antelami, consacrato nel 1270, che, interamente rivestito in marmo rosa di Verona, è arricchito da affreschi e sculture risalenti al XIII e XIV secolo; la rinascimentale abbazia di San Giovanni Evangelista, nel cui grande complesso si ammirano la chiesa con facciata marmorea tardo manierista di Simone Moschino, ricca internamente di affreschi rinascimentali, tra cui la celeberrima cupola dipinta dal Correggio, e l'Antica Spezieria, costituita da quattro sale contenenti ancora oggi gli arredi dell'epoca. Chiesa di San Giovanni Evangelista. Non lontano si trovano inoltre il monastero di San Paolo, la cui Camera della Badessa presenta una volta ad ombrello interamente affrescata dal Correggio, e la basilica di Santa Maria della Steccata, che, considerata uno degli esempi più significativi in Italia di chiese a pianta centrale della prima metà del XVI secolo, presenta al suo interno notevoli affreschi rinascimentali, tra cui le Tre vergini savie e tre vergini stolte, capolavoro realizzato dal Parmigianino. Degne di nota sono inoltre: la neoclassica chiesa di San Pietro Apostolo, del Petitot; la barocca chiesa di San Vitale, con lo scenografico Monumento Beccaria; la barocca chiesa di Sant'Antonio Abate progettata da Ferdinando Galli da Bibbiena; l'antica chiesa di San Sepolcro; l'imponente chiesa di San Francesco del Prato, costruita in epoca gotica; l'adiacente piccolo oratorio dell'Immacolata Concezione; la gotica ex chiesa di Santa Maria del Carmine; la piccola chiesa di Santa Maria degli Angeli, ricca di affreschi cinquecenteschi e seicenteschi. L'abbazIa di Valserena, sorge la monumentale chiesa della Santissima Annunziata di Giovan Battista Fornovo, considerata uno dei monumenti più significativi del Manierismo sperimentale della seconda metà del XVI secolo, ad insolita pianta ellittica con dieci absidiole disposte a raggiera. Non lontano si trovano anche: la barocca piccola chiesa di Santa Maria delle Grazie, con affreschi di Sebastiano Galeotti; l'oratorio di Sant'Ilario all'interno dell'Ospedale Vecchio, dedicato al patrono cittadino; l'ex chiesa di San Francesco di Paola, di cui si conserva ancora solo la facciata barocca contornata da due torri dette "dei Paolotti"; la romanica chiesa di Santa Croce; la barocca chiesa di Santa Maria del Quartiere di Giovan Battista Aleotti, caratterizzata dalla grande cupola con magnifici affreschi del Paradiso, opera di Pier Antonio Bernabei. All'esterno dell'area urbana sorgono due notevoli complessi monastici: l'abbazia di Valserena (nota anche come "Certosa di Paradigna"), oggi sede del Centro studi e archivio della comunicazione, la cui imponente chiesa conserva gli interni in stile gotico lombardo; la certosa di San Girolamo (nota anche come "Certosa di Parma"), oggi sede della Scuola di Formazione e Aggiornamento della Polizia Penitenziaria, che conserva tuttora importanti opere d'arte. Nelle frazioni sono infine degne di nota: la pieve di San Pancrazio a San Pancrazio Parmense, che conserva colonne e capitelli d'epoca romana e romanica; la romanica pieve di San Geminiano a Vicofertile, che mantiene gli originari capitelli figurati risalenti al XII-XIII secolo ed un fonte battesimale medievale; la romanica pieve dei Santi Ippolito e Cassiano a Gaione, che contiene reperti archeologici di rilievo. Il principale edificio di carattere militare conservato in città è la Cittadella, imponente fortezza pentagonale oggi al centro dell'omonimo quartiere; costruita alla fine del XVI secolo da Smeraldo Smeraldi per volere del duca Alessandro Farnese, il suo ingresso principale è incorniciato da una facciata monumentale in marmo di Carrara progettata nel 1596 da Simone Moschino; cessate le originarie funzioni difensive, nel secondo dopoguerra fu trasformata in un grande parco pubblico, molto frequentato dai parmigiani. In città è inoltre presente il piccolo Torrione Visconteo, situato di fronte al Palazzo della Pilotta sul lato opposto del torrente; fu costruito da Bernabò Visconti nel XIV secolo. Per quanto riguarda le mura cittadine, Parma fu per millenni circondata da una cerchia muraria, nei secoli modificata ed ampliata; tuttavia nei primissimi anni del XX secolo fu deciso l'abbattimento dell'intera cinta, di cui si conservano solo alcune parziali tracce e due delle cinque Porte: l'antica Porta San Francesco al termine di strada Nino Bixio, affiancata dal 1866 dalla monumentale Barriera Bixio; l'elegante edificio farnesiano della rinascimentale Porta Santa Croce a lato dell'omonimo piazzale. Non restano invece tracce di Porta San Barnaba a barriera Garibaldi, mentre sono conservati nel Cortile della Rocchetta del Palazzo della Pilotta la facciata farnesiana di Porta San Michele a barriera Repubblica e lo stemma dei Borbone che sormontava la facciata di Porta Nuova a barriera Farini. Nelle frazioni si trovano inoltre alcune architetture fortificate, a testimonianza delle numerose strutture difensive che in epoca medievale punteggiavano il territorio; tra esse si hanno il torrione di Baganzola, il torrione di Beneceto, il torrione di Vicomero, la torre degli Alberi e il castello di Panocchia. I principali palazzi cittadini vennero edificati nei secoli in cui Parma fu capitale del Ducato. Tra essi spicca per importanza l'enorme complesso monumentale del Palazzo della Pilotta, edificato per i duchi Farnese a partire dal 1580 quale contenitore di tutti i servizi della Corte e dello Stato; vi si accede attraverso un imponente scalone a forbice coperto da cupola progettato da Simone Moschino; oggi è sede della Galleria Nazionale di Parma, del Teatro Farnese, del Museo archeologico nazionale di Parma, della Biblioteca Palatina, del Museo Bodoniano e dell'istituto d'Arte Paolo Toschi. Sullo stesso piazzale della Pace, oltre ai neoclassici palazzo della Provincia e palazzo dell'Intendenza di Finanza, sorge anche il Palazzo di Riserva, costruito a partire dal 1673, che si presenta oggi con le caratteristiche facciate in stile Luigi XV a nord ed ovest, accanto all'ala neoclassica progettata dal Petitot oggi sede del museo Glauco Lombardi; costola dell'edificio è il palazzo delle Poste, in puro stile liberty. Oltrepassato il torrente Parma, all'interno del Parco Ducale si trova il Palazzo del Giardino, edificio di Corte costruito dal 1561 su progetto del Vignola ed ancora oggi ricco di importanti affreschi e stucchi seicenteschi; nello stesso parco sorge anche il rinascimentale Palazzetto Eucherio Sanvitale, che conserva al suo interno frammenti di un affresco del Parmigianino. Non lontano si erge inoltre l'enorme edificio monumentale dell'Ospedale Vecchio, raro esempio di architettura ospedaliera di epoca rinascimentale. Nella centrale piazza Garibaldi, sede del potere comunale in epoca medievale, si trovano ancora oggi vari edifici che ne sono testimonianza: il rinascimentale palazzo del Comune, contenente numerose opere di valore ed attuale sede di rappresentanza dell'amministrazione comunale cittadina; il palazzo del Podestà, costola del precedente, caratterizzato dalle eleganti trifore medievali; l'antico palazzo del Governatore, ristrutturato in stile neoclassico dal Petitot ed oggi centro di esposizione permanente di arte moderna e contemporanea. Accanto alla neoclassica chiesa di San Pietro Apostolo, sorge inoltre il neorinascimentale palazzo della Cassa di Risparmio con l'annesso ex palazzo della Camera di Commercio, con le pregevoli sale liberty e déco. Spostandosi in piazza Duomo, si erge il Palazzo Episcopale, antichissima residenza vescovile caratterizzata dalle trifore duecentesche e dai loggiati rinascimentali, ancora oggi sede della diocesi di Parma e del Museo diocesano; nelle vicinanze sorge inoltre il Seminario maggiore, che conserva della struttura rinascimentale il porticato con loggiato sovrastante della facciata, chiusi nel XIX secolo. Tra gli antichi palazzi pubblici cittadini, sono degni di nota anche: il palazzo dell'Università, imponente edificio del XVI secolo, attuale sede centrale dell'Università di Parma; il barocco Palazzo delle Orsoline; il palazzo del Tribunale; il neoclassico Palazzo Imperiale dell'Arena, grande edificio ricco di importanti affreschi e sede del Convitto Nazionale Maria Luigia; l'elegante Casinetto Petitot, tra i primi eleganti Cafè italiani costruiti in epoca neoclassica; l'imponente Palazzo Giordani, in stile liberty, sede degli uffici della Provincia di Parma; il neogotico Seminario minore; la Casa madre dei Missionari Saveriani, sede del Museo d'arte cinese ed etnografico. In città sono infine numerosi i palazzi nobiliari di pregio: il settecentesco Palazzo Dalla Rosa Prati; l'imponente Palazzo Sanvitale, oggi sede del museo Amedeo Bocchi; il rinascimentale Palazzo Cusani, attuale sede della Casa della Musica; il Palazzo Tirelli, caratterizzato dalle ampie finestre rinascimentali in cotto; il neoclassico Palazzo Dazzi; il barocco Palazzo Rangoni Farnese, con l'imponente portale costituito da due pseudo telamoni che sorreggono il balcone, oggi sede della Prefettura; il settecentesco Palazzo Marchi, con facciata in finto bugnato; il Palazzo Bossi Bocchi, oggi sede del museo Fondazione Cariparma; il neoclassico Palazzo Soragna, attuale sede dell'Unione Parmense degli Industriali; il rinascimentale Palazzo Tarasconi; l'ottocentesco Palazzo Carmi, con l'imponente facciata neoclassica; il barocco Palazzo Pallavicino, contenente pregevoli affreschi di Sebastiano Galeotti ed attuale sede del Tribunale Amministrativo Regionale; il quattrocentesco Palazzo Boselli.

COME ARRIVARCI

*In auto: Parma dista 698 km da Salerno. Parma è ben servita sotto il profilo stradale. Sono due le autostrade che si collegano alla città: l'autostrada A1 Milano-Bologna, tramite l'uscita "Parma", e l'autostrada A15 Parma-La Spezia, tramite l'uscita "Parma Ovest". Le principali vie di accesso sono: la strada statale 9 Via Emilia, che percorre l'intero nucleo urbano da est ad ovest; la strada statale 62 della Cisa a sud; la strada statale 343 Asolana a nord. Un anello di tangenziali cinge infine l'intera città.

*In treno: Parma è posta sulla linea ferroviaria Milano-Bologna. Dalla stazione cittadina si diramano le linee per La Spezia, Brescia e Suzzara, quest'ultima di competenza delle Ferrovie Emilia Romagna. Dal dicembre del 2010, l'interconnessione di Parma collega l'impianto ferroviario alla linea ad alta velocità Milano-Bologna.

*In aereo: la città è servita dall'aeroporto "Giuseppe Verdi", aperto al traffico passeggeri nazionale e internazionale.

 

Sezione: News / Data: Gio 27 luglio 2017 alle 16:00
Autore: Giuseppe Bottone
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