L’attesa è stata spasmodica, emozionante, quasi come se fosse Capodanno. Allo scoccare della mezzanotte dello scorso 15 ottobre migliaia di tifosi granata hanno preso d’assalto ogni tipo di social per sfogliare l’album dei ricordi e celebrare il “primo anniversario” dell’impresa del Partenio, una delle vittorie più belle della storia della Salernitana conquistata in uno stadio che accolse in modo ostile gli oltre 1500 salernitani sparpagliati tra i vari settori, che inscenò una bella coreografia, che sul 2-0 cantava “Chi non salta è di Salerno” chiedendo “Ma che siete venuti a fare?” per poi tornare a casa a testa bassa e con l’incubo dell’ “uomo nero” che ancora oggi, come recita un simpatico motivetto della curva Sud “li tormenta e li tormenterà per sempre”. Già, perchè quando Minala, al 96′, ha gonfiato la rete ha regalato una gioia alla tifoseria che forse nemmeno lui può minimamente immaginare, un boato liberatorio che scatenò l’entusiasmo del settore ospiti che, mai come in quel caso, fu assoluto protagonista di una rimonta scaturita non solo dalla superiorità tecnica della Salernitana, dalle mosse azzeccate di Bollini e dal blackout dei biancoverdi, ma anche dalla simbiosi tra squadra e pubblico che trasformò il Partenio in una succursale dell’Arechi. Ricordare la corsa a perdifiato di Avallone verso la sua gente, le lacrime di Schiavi, l’esultanza in tribuna stampa dei giornalisti salernitani, lo scatto di Fabiani che allontanò Minala dalla curva avellinese per evitare ulteriori problemi di ordine pubblico, lo sguardo stravolto di Ardemagni, Biancolino e D’Angelo che avevano caricato a mille quel derby regala ancora oggi una soddisfazione immensa, una gioia che Salerno non potrà mai dimenticare e una partita che, siamo certi, vedremo e rivedremo sovente nel corso dei festeggiamenti per il centenario. Perchè perdere 2-0 ad Avellino e ritrovarsi sul 2-3 in 20 minuti con un gol al 96′ è un qualcosa che non si può descrivere a parole. A distanza di un anno ancora grazie Salernitana per un pomeriggio di totale godimento sportivo che, si spera, possa essere soltanto il viatico verso traguardi ancor più prestigiosi. Ripartendo da Minala al 96’, quel calciatore che oggi è tornato a Salerno per regalare, chissà, una gioia ancora più grAnde. 

Sezione: News / Data: Mer 16 gennaio 2019 alle 19:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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