Attualmente svincolato, Davide Moro è il doppio ex della sfida che domenica andrà in scena all'Arechi tra Salernitana e Cremonese. Il centrocampista tarantino, in un'intervista realizzata dal collega Alfonso Maria Avagliano sulle colonne del Mattino, ha ripercorso le esperienze con le due formazioni giudicandone i rispettivi cammini.

Salernitana-Cremonese è scontro playoff. L'avrebbe detto a inizio torneo?

"Diciamo che me lo sarei augurato. La Salernitana è un'ottima squadra e sta dimostrando immenso carattere. Non molla mai, non s'è abbattuta in queste 14 partite quando era sotto ed è spesso riuscita a recuperare. Questo è sintomo di grande volontà e unità d'intenti. La forza del gruppo è fattore importantissimo. Peccato per le tante assenze per infortuni, i giocatori fermi ai box avrebbero dato più completezza. Ma è già successo e nelle difficoltà i granata hanno mostrato di poter sopperire alla grande".

L'anno scorso fu protagonista del ritorno in B dei lombardi, con cui ha svolto il ritiro in estate. Perché le strade si sono separate?

"Una scelta consensuale, a Cremona mi sono trovato bene. C'è un'ottima società, con cui mi sono lasciato in ottimi rapporti. Nel mio futuro c'è ancora il calcio giocato, atleticamente sono a posto e alla prima occasione utile spero di tornare in campo".

Che Cremonese deve attendersi la Salernitana? 

"Una squadra che sta dimostrando di poter stare lassù. Sarà una battaglia. In rosa ha ottimi giocatori, un reparto offensivo temibile ed è guidata da un bravissimo allenatore".

Bollini-Tesser, una sfida interessante.

"Conosco Bollini solo per quello che vedo o sento dall'esterno ma sta facendo ottime cose. Essere lì in alto non è facile, soprattutto a livello ambientale, perché bisogna mantenere alta la guardia. Certamente se il gruppo granata è così coeso, c'è la mano del mister. Quanto a Tesser è un'ottima persona, sa gestire il gruppo ed è capace di far giocare benissimo la squadra: con lui mi sono trovato bene a livello umano".

L'uomo in più della Salernitana in questo primo quarto di campionato?

"Tra infortunati e assenze sono stati pochi i giocatori che hanno avuto più continuità. Dico Sprocati perché gli ho visto fare gol impressionanti. Peccato sia infortunato: ha facilità di calcio, scatta, sembra essere l'uomo che all'improvviso tira fuori dal cilindro la giocata che ti fa vincere".

Insomma, quel che la gente s'aspettava da Rosina...

"Beh, Sprocati fa quello che deve fare un giovane che vuole emergere. Peccato non avere al top uno come Rosina, perché ha enormi potenzialità. Adesso o ha problemi al ginocchio o non saprei, non voglio addentrarmi in cose che non conosco".

Al primo quarto di campionato si può tirare una linea: playoff raggiungibili per la Salernitana?

"Lo spero, sono fiducioso. L'importante è che non si abbatta nei momenti difficili e tenga sempre alta la concentrazione. In B, nel passato, squadre che sembravano spacciate si sono trovate in posizioni insperate. Allo stesso modo, se sei tra le prime e ti rilassi, in tre-quattro partite puoi ritrovarti fuori dai giochi playoff. L'importante è avere costanza di rendimento, finora c'è stata".

In chiusura, focus campionato. La sorpresa e la delusione.

"Non mi sento di dire la Salernitana, non è una sorpresa ma una realtà che si sta confermando. Il Venezia sta facendo bene, viene dalla C ed è seconda. Il Cesena invece, con un organico e una storia così blasonati, fa tristezza nei bassifondi. L'Empoli? Non è la classica squadra che retrocede e mantiene i calciatori della Serie A ma ha iniziato un nuovo ciclo. Ha cambiato l'impossibile e sta perseguendo il suo progetto. Credo voglia valorizzare i giovani e se raggiunge anche la A, tanto meglio. In questo è una società all'avanguardia. Può giocarsela già quest'anno ma credo che finora abbia raggiunto una posizione in linea con le aspettative".

Sezione: News / Data: Mer 15 novembre 2017 alle 11:06
Autore: ts redazione
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