Estremo difensore tra i pali della porta granata nella travagliata stagione di C 2010/11, oggi Ciro Polito ha intrapreso la carriera di dirigente con la Juve Stabia, squadra con la quale ha appeso gli scarpini al chiodo nel 2016. L'ex portiere della Salernitana è stato ieri ospite degli studi di TVOggi per la trasmissione “Zona Mista News”, dove ha analizzato il campionato di Serie B e il momento degli uomini di Bollini: “La Serie B è sempre un campionato combattuto ed equilibrato. Ogni anno c'è sempre stato un outsider che è anche andato in A. Nulla vieta di ambire alla Serie A, in cui una piazza come Salerno può tranquillamente starci. Anche la squadra sta dimostrando di avere un organico importante, è una squadra che non molla mai. Con tutte queste defezioni non è facile fare risultati così importanti. Può ambire sicuramente alla griglia dei play-off. In Serie B la continuità è importante, la classifica è così corta che con due vittorie si può andare in testa e con due sconfitte sprofondare giù. Per quanto riguarda i moduli, l'allenatore bravo è quello che riesce a capire cosa ha in mano e i momenti della squadra, non si può sempre andare avanti con un solo credo durante l'anno. Ogni allenatore deve capire di cambiare durante l'anno e Bollini è stato bravo a cambiare il ruolo di qualche giocatore ottenendo il massimo da ognuno di loro. Sta facendo un ottimo lavoro”.

Polito si è poi soffermato sulla stagione di Serie C 2010/11, conclusasi con la sconfitta in finale play-off contro il Verona e col fallimento della società di Lombardi: “Era un campionato diverso, in Serie C la Salernitana è sempre una regina. C'erano dei giocatori esperti e giovani importanti, si era creata quell'alchimia giusta ed era diventata una squadra garibaldina. Se ci fosse stato un altro mese avremmo raggiunto la promozione. La situazione societaria? E' stata una presa in giro per noi giocatori e per la città intera che non meritava quel palcoscenico”.

Quanto al mercato di gennaio, Polito ha poi espresso il proprio parere su alcuni dei nomi accostati ai granata: “Il girone di ritorno è un campionato diverso, c'è il mercato di gennaio che può rinforzare o indebolire le squadre. Il mercato invernale è un po' particolare, c'è talmente poco tempo che non è facile per un giocatore integrarsi. Sicuramente qualcosa la società dovrà fare e Fabiani saprà dove operare. Bianchimano? Un ottimo giocatore del '96, attaccante molto strutturato ma con grosse qualità tecniche, un po' atipico. Porcino e De Francesco? Sono due ottimi giocatori. Porcino è un terzino che può giocare pure più avanzato e ha buone qualità tecniche, De Francesco è un'ottima mezzala, molto dinamica e col gol nel sangue”.

Polito ha poi commentato la situazione portiere in casa Salernitana, promuovendo il rendimento di Radunovic: “L'ho visto giocare l'anno scorso ad Avellino e ha dimostrato un grande spessore caratteriale. Non dimentichiamoci che è una società che non prende giocatori per caso. Per un portiere è naturale giocarsi il posto, devono lottare per giocarselo, ma in partenza il titolare deve essere uno, altrimenti si viene a creare un dualismo che non porta a niente. Adamonis ha fatto buoni interventi, ma il posto è di Radunovic ed è giusto riaffidargli la maglia da titolare dopo il ritorno dalla nazionale. Voto a Radunovic? Fin qui ha la sufficienza piena, ha fatto pochi errori. Bisogna aspettarlo e dargli tempo. E' un ruolo talmente particolare che ti lascia sempre sorpreso. Strakosha, ad esempio, era contestato a Salerno e ora è diventato imprescindibile per la Lazio. Il gol della Cremonese? Su quella palla i difensori devono sempre marcare meglio, ma lui poteva fare qualcosa in più aiutandoli. E' facile parlare da fuori, magari nel momento non l'ha letta ma vedendola dopo avrà fatto una sua valutazione. Se lì esce secondo me la prende, ma il problema è che la linea dei difensori è troppo bassa e dà poco spazio al portiere”.

Della Salernitana attuale ho giocato con Pucino a Sassuolo – ha continuato Polito E' un ottimo giocatore ma potrebbe fare di più, ha grandissimo potenziale tecnico. Può giocare sia come quinto che come quarto di difesa. Ora è in grande ripresa, è un giocatore importante per la B. Il giocatore che mi ha impressionato di più? Sprocati. Quando sono venuto all'Arechi a vedere la gara con la Ternana e non riuscivo a capire se fosse destro o sinistro come piede, portava palla indifferentemente con entrambi i piedi. Giocatore straordinario”. Sulla prossima gara col Cittadella: “La Salernitana avrà come al solito un gran seguito, sembrerà di giocare in casa. Il Cittadella era partita meno bene dell'anno scorso, ma si è ripresa e ha fatto una vittoria importante a Palermo. La Salernitana è in salute e può portare a casa un buon risultato, anche la vittoria”. Su Bollini: “I risultati sono dalla sua parte, poi c'è sempre chi non è d'accordo. Fare l'allenatore è veramente difficile”. Sul portiere del Cittadella Alfonso ha dichiarato: “E' nel momento migliore della carriera. Inizialmente è partito forte, è stato un po' pompato e forse ha anche ottenuto qualcosa in più di quello che meritava. Dopo ha avuto un calo ma anche la forza per riprendersi. Non è un portiere che mi fa impazzire, ma ha dimostrato di poterci stare in B”. Infine un pronostico sulla gara di sabato: “Nonostante la Salernitana sia in emergenza prevedo un X2”.

Sezione: News / Data: Ven 24 novembre 2017 alle 17:00
Autore: Valerio Vicinanza
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