A volte nella vita trovare la persona giusta che ti sappia stimolare, che sappia tirare fuori il meglio di noi è un qualcosa di abbastanza difficile. Alessio Cerci, attaccante di 32 anni, arrivato questa estate a Salerno, con un colpo di mercato da dieci e lode del direttore sportivo Fabiani, nella sua carriera calcistica ha girovagato il mondo, tra Serie A, Liga e campionato turco. Ha conosciuto tanti calciatori e allenatori, ma soltanto uno ha saputo motivarlo al punto giusto: questo è stato Giampiero Ventura. Sì, perché entrambi prima di approdare alla Salernitana sono stati insieme per due intere stagioni al Torino. Il Torino dei grandi numeri.  Nel calcio mister Ventura e Cerci formano un binomio perfetto, un qualcosa difficile da spiegare. E come se vivessero in simbiosi - calcisticamente parlando - in cui uno non può fare a meno dell'altro. Infatti i numeri dei due campionati, in co-op, ci danno ragione: Cerci nella stagione 2012-2013, appena arrivato, ha collezionato 35 presenze, 8 reti e 12 assist. Ha fatto meglio l'anno seguente in cui è sceso in campo ben 37 volte, quasi un campionato intero, mettendo in rete 13 palloni e regalando ai suoi compagni 11 assist. 

Dopo il suo trasferimento all'Atletico, tra infortuni e problemi legati alle società, l'attaccante romano non ha giocato più ai suoi livelli. Ad agosto, a Salerno, ha ritrovato Ventura e si è ricomposta così la vecchia coppia. Un duo importante per la squadra granata. Lunedì scorso nell'amara sconfitta nel derby, Cerci è entrato in campo per un paio di minuti, in cui comunque ha fatto vedere buone cose. Deve recuperare il ritmo partita perché è importante, ma siamo sulla strada giusta. Ci vuole ancora di tempo, ma Ventura saprà tirare il meglio, calcisticamente e psicologicamente, da Cerci. E quest'ultimo potrà essere un elemento importante nei momenti decisivi della stagione granata.

Sezione: News / Data: Gio 19 settembre 2019 alle 13:30
Autore: Orlando Aita
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