Astinenza senza fine. Il tunnel che ha inghiottito la Salernitana non fa prigionieri. Anzi ha dei responsabili in campo, da ricercare attraverso lo studio e le analisi dei numeri. Che difficilmente tradiscono. Le statistiche, infatti, condannano la truppa di Angelo Gregucci e in particolar modo l’attacco, i cui dati sono lontanissimi dai numeri buoni per la salvezza, figurarsi per i playoff. Un allarme provato a silenziare con l’arrivo di Emanuele Calaiò, profilo d’esperienza individuato come l’uomo della Provvidenza tanto da ricevere pubblici elogi da Gregucci mentre Riccardo Bocalon lasciava Salerno poco più di un mese dopo l’aver ritrovato il tecnico suo mentore all’Alessandria. Il “doge” passato al Venezia prossimo avversario dei granata, però, con i suoi cinque gol resta l’attaccante più prolifico della Salernitana. Numeri preoccupanti. Perché la coppia formata da Calaiò e Jallow - in compagnia del duo Mokulu-Arrighini del Carpi e di Piccolo e Paulinho della Cremonese - è il peggior tandem offensivo della serie B con appena cinque gol messi a segno. Ultimo posto in coabitazione che si trasforma in solitario nella speciale classifica degli attacchi della cadetteria aggiungendo i pesantissimi “zero” di Agustin Vuletich e Milan Djuric, corazzieri incapaci di bucare e rimasti ancora con i colpi in canna. L’argentino, rispolverato a Livorno dal 1’, ha messo in campo cuore e grinta dimostrando però evidenti limiti tecnici. Djuric è stata invece la mossa della disperazione, toccando pochissimi palloni in quella che rischia di essere la sua peggior annata italiana. Mai aveva fatto così male l’ex Cesena, scelto in estate per comporre con Jallow il tandem d’attacco in grado di abbinare forza fisica e velocità per trascinare la Salernitana ai playoff. Ed invece, i quattro squilli del gambiano non bastano per salvare la coppia dal fallimento totale, soprattutto ripensando a chi in precedenza ha fatto impazzire l’Arechi se si considera solo le stagioni in serie B targate Lotito-Mezzaroma. Nel “debutto” in B per i co-patron furono Coda e Gabionetta ad illuminare, trascinando Torrente con tredici gol nelle prime ventisette sfide, prima dell’uscita di scena del brasiliano causa cessione in Cina ed il successivo approdo di Menichini in panchina con l’esplosione della coppia formata da Coda e Donnarumma. Gemelli del gol autori di quattordici reti nelle prime ventisette gare di campionato nella Salernitana 2016-2017 costruita per Sannino e poi presa per mano da Bollini (nove gli squilli firmati Coda, cinque per Donnarumma). Stagione nuova, vita nuova con Bocalon e Sprocati a guidare il reparto offensivo: tredici i gol messi a segno e suddivisi fra i sette del fantasista ora in forza al Parma e i sei del veneziano, bravo poi nel sorpassare nel finale di stagione il compagno di squadra. Doppie cifre lontanissime per il duo Calaiò-Jallow, quello su cui Gregucci punta ad occhi chiusi per provare ad uscire dalla crisi e soprattutto prolungare la sua terza esperienza all’ombra dell’Arechi. Astinenza senza fine, la Salernitana vuole i lampi dei suoi uomini copertina per abbandonare il tunnel senza fine e ritornare a vedere la luce.

Sezione: News / Data: Gio 21 marzo 2019 alle 14:00 / Fonte: la città
Autore: Luca Esposito / Twitter: @lucesp75
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