"Il processo di crescita della Salernitana non si ferma. Dopo aver bruciato le tappe e raggiunto la Serie B, questa Proprietà ha continuato ad investire. La scorsa estate è stata allestita, a detta di tutti, una squadra competitiva ma, purtroppo, i risultati fin qui ottenuti non ci danno ragione. Il nostro obiettivo primario è di chiudere la stagione nel migliore dei modi. Mancano ancora otto partite e per noi deve essere una volata. Comprendiamo le critiche, ma ci auguriamo di poter riprendere il cammino potendo sempre contare sul sostegno appassionato della tifoseria. Vogliamo portare la Salernitana in A e speriamo di poter tagliare presto questo traguardo! Per questo non abbiamo alcuna intenzione di cedere la Società, avendo le risorse e le competenze per raggiungere gli obiettivi che Salerno e la Salernitana meritano. Invitiamo quindi tutti a stringersi attorno alla squadra e sostenerla nel rush finale di Campionato". Con questa lettera pubblicata sul sito ufficiale, lo scorso 25 marzo la società prometteva una Salernitana da vertice per farsi "perdonare" una stagione pessima e senza ambizioni. La quarta su quattro in serie B. 

Quest'avvio di mercato, pur con oltre 40 giorni ancora a disposizione e la scelta di un grande allenatore al posto del buon Menichini, non sta rispecchiando le attese della tifoseria. Giusto puntare su giovani di belle speranze, a patto che siano di proprietà e non della Lazio e che vengano affiancati da 3-4 top player. La Salernitana, su calciatori (non nomi) di primissima fascia non è ancora mai andata e i vari Kragl, Dezi, Ceravolo, Ciofani, Sau, Schiattarella, Stulac e tanti altri viaggiano o hanno già viaggiato su binari paralleli che conducono a quelle squadre che davvero vogliono fare il salto di qualità. Sarà pur vero che anche molte altre squadre sono ferme al palo, ma è altrettanto vero che non tutte hanno chiuso al terzultimo posto con 10 sconfitte in 13 partite e un gruppo in grande difficoltà.

Cosa manca ad oggi? Un esterno destro dopo la partenza di Casasola, un esterno sinistro (ma già vi accennammo dieci giorni fa della possibilità di vedere Kiyine in quella posizione), almeno due centrocampisti di livello, forse un centrale d'esperienza che possa permettere a Karo e Carillo di crescere e a Mantovani di recuperare con calma e, soprattutto, quel bomber che manca dai tempi di Coda e Donnarumma. Ventura è sicuramente un maestro, spesso in B hanno vinto squadre meno accreditate, non sono i nomi a fare la classifica e l'organizzazione può sopperire a tante lacune. Sarebbe importante, però, lanciare un segnale deciso alla piazza. Ai 1500 di Salernitana-Cittadella, ai 500 rimasti fuori dallo stadio, alle decine di migliaia di persone che si sono distaccate, ma che il 19 giugno erano per le strade cittadine a celebrare il centenario confermando che l'amore è rimasto uguale, ma che manca la scintilla per rendere credibile un progetto che sembra essersi fermato alla partita con la Casertana del 2015...

Sezione: News / Data: Dom 21 luglio 2019 alle 13:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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