Umore nero. Società furiosa. I cocci del derby sono sparsi e taglienti, così che per raccoglierli la Salernitana manda tutti in ritiro a Baronissi. Perché dopodomani all’Arechi c’è l’Ascoli e alla triade Lotito-Mezzaroma-Fabiani proprio non andava d’arrivarci facendo finta di nulla e archiviando i quattro schiaffi presi a Benevento con un sereno “può capitare”. Anzi. “Può capitare” un corno (!), è stata la reazione dei vertici granata, perché il grande valore dei sanniti non è in discussione, però c’è un modo per tutto e quello con cui la squadra di Colantuono è crollata al Vigorito proprio non è piaciuto, soprattutto la resa anticipata che ha trasformato in mortificanti le proporzioni d’una sconfitta che - viceversa sì - poteva starci. Quel 4-0 ha ferito, lasciato i segni, e così è scattata la decisione di far vivere ai calciatori, tutt’insieme, di filato, le 72 ore che sperano dal match di martedì sera. Sul sito web di bandiera la società del cavalluccio marino ha precisato che si tratta d’un «ritiro pre-gara anticipato», sottigliezza linguistica che serve ad alleggerire la tensione, anche perché la location di Baronissi diventa di fatto base logistica per pasti e pernottamenti, visto che alle tre del pomeriggio di oggi sono ripresi gli all’allenamenti al Mary Rosy di Pontecagnano Faiano. C’era pure il direttore sportivo Fabiani, a bordo campo. Se n’è rimasto in silenzio. Scelta che valeva più d’un articolato discorso dai contenuti fin troppo immaginabili. Ce n’è abbastanza per guardarsi dentro, prima d’andar avanti e provare a servire l’invocato riscatto.

Sezione: News / Data: Dom 23 settembre 2018 alle 22:00
Autore: Luca Esposito / Twitter: @lucesp75
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