Da Tosto a Vitale, un'attesa lunga diciassette anni per rivedere sulla corsia di sinistra un terzino all'altezza della Salernitana. L'ex Ternana è già entrato nel cuore dei tifosi granata, e ai microfoni del quotidiano La Città, Vittorio Tosto ha parlato del suo erede, diventato di fatto il nuovo padrone della corsia mancina: "Sono pienamente d’accordo. Sto seguendo la Salernitana, ho visto l’ultima prova col Trapani. Vitale è un giocatore che riesce a dare certezze, ha sempre fatto bene e continua a esprimere la solita qualità. Bravissimo nel servire i compagni ma ha dimostrato anche di saper segnare. E poi è meridionale, si esalta in piazze così".

C’è qualcosa che le ricorda il suo modo di giocare? 

"Ci sono parecchie somiglianze. Io forse avevo qualcosina in più nell’attaccare la profondità, Vitale è più bravo nel breve e nel gioco stretto. Mi sta piacendo moltissimo, sono felicissimo per il fatto che la Salernitana abbia trovato un terzino sinistro così importante. Gli auguro di ripercorrere la mia carriera a Salerno. Glielo chiedo da tifoso granata: se vuole fare una cosa che la faccia bene. Ha tutte le potenzialità".

Come mai è servito così tanto tempo per avere un terzino così tanto affidabile?

"Quello del terzino non è mai stato un ruolo semplice. È molto particolare, è sempre stato complicato trovarne uno capace di essere decisivo in entrambe le fasi. C’è chi sa attaccare e magari non sa difendere, o viceversa. Poi di terzini destri se ne sono sempre visti parecchi, le carenze ci sono sempre state a sinistra. E Vitale finalmente è l’uomo giusto per un ruolo che riesce ancora ad interpretare alla perfezione".

ltre alle grandi prestazioni di Vitale c’è un intero reparto che continua a far registrare miglioramenti.

"In B il salto di qualità lo si fa con la miglior difesa, non con l’attacco. Quella della Salernitana forse non è la miglior retroguardia della categoria ma il reparto può crescere ancora molto. Grazie soprattutto alle capacità e competenze dell’allenatore: Sannino ha nella sua mentalità la voglia di non concedere nulla. Poi c’è qualità, c’è un buon rendimento nella fase di non possesso. E così ne beneficia non solo la difesa ma l’intera squadra".

Lei non ha abbandonato il calcio intraprendendo la carriera da direttore sportivo. Come giudica il mercato della Salernitana?

"Importante, di qualità. Sono stati presi giocatori di esperienza che possono portare tanto alla piazza. A Salerno bisogna sempre costruire una squadra all’altezza delle aspettative, serve gente che abbia fame e visti i nuovi arrivi c’è solo da complimentarsi con Fabiani per il lavoro che ha fatto".

Meglio con la difesa a tre o a quattro?

"Forse la linea a quattro concede maggiori garanzie. Ci sono esterni importanti, capaci di appoggiare l’azione offensiva e garantire la giusta copertura. Vitale è il vero valore aggiunto, ti può creare la superiorità numerica e giocando a 4 con giocatori come lui si può fare bene in entrambe le fasi".

Lei è stato protagonista di una doppia promozione. Questa Salernitana può stupire?

"Sì. Ha una squadra importante, un tecnico esperto e capace, un ambiente incredibile. Salerno è diversa rispetto alle altre, è unica. Se le cose vanno come devono andare, il pubblico riesce a trascinare come nessun’altra tifoseria. Se la squadra cominciasse ad ingranare e mettere in fila una serie di risultati importanti, con l’entusiasmo e la passione che regala la curva Sud si può fare qualsiasi cosa. Anche essere la rivelazione del campionato". 

Sezione: News / Data: Mar 27 settembre 2016 alle 19:00
Autore: ts redazione
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