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Si chiude una sessione particolare di mercato. E ora "questi siamo": sosteniamo la Salernitana fino alla fine

di Gaetano Ferraiuolo

Non sarà un Instant Team come quello di due anni fa, ma alla fine l'organico della Salernitana ha subito delle modifiche sostanziali. Nove calciatori sono arrivati: tre difensori centrali, due esterni di destra, due centrocampisti, un fantasista e un attaccante, con brivido finale per un accordo trovato soltanto alle 19:53 mentre la famosa porta stava per chiudersi. Cinque le partenze, alcune delle quali piuttosto inaspettate e altre che hanno fatto tirare un sospiro di sollievo.

Perchè piazzare Botheim a titolo definitivo risparmiando l'intero ingaggio e far partire Lovato che, nel suo anno e mezzo a Salerno, ha collezionato 4 in pagella è un merito importante da parte del direttore generale. Ora potremmo dire tante cose. Che, in fondo, la maggior parte dei calciatori presi sono sconosciuti o fermi da tempo e quindi bisogna rimandare i giudizi. Che il bomber e il centrale difensivo di spessore non sono arrivati. Che resta un Dia che voleva cambiare aria fino a qualche giorno fa.

C'è stato inoltre il discorso dell'indice di liquidità, di quei parametri da non sforare da parte di una proprietà che ha investito tanto nelle stagioni precedenti, che è stata legittimamente scottata dal rendimento di giocatori strapagati che non hanno dato nulla e che è rimasta anche delusa dalla contestazione di parte della tifoseria. 

Ora, però, non avrebbe senso e non sarebbe utile alla causa fare tutti questi discorsi. Perchè, come ha scritto il DG sui social, c'è quel 5% di speranza da salvaguardare. E l'unico modo è stringersi attorno alla Salernitana, partire in massa per Torino, riempire lo stadio con l'Empoli, cantare a squarciagola e rinviare giudizi, richiesta di chiarimenti e preoccupazioni a giugno. Quando tutti avranno imparato qualcosa da una stagione nata male, proseguita peggio ma che...non è finita!

E allora speriamo che le scommesse di Sabatini si rivelino vincenti, che Dia abbia la testa giusta, che Candreva sia il trascinatore del gruppo dentro e fuori il rettangolo di gioco, che gli infortunati tornino presto a disposizione e che si possa vivere un trimestre all'insegna delle forti emozioni. Vada come vada, fino alla fine. Senza retropensieri e catastrofismi, senza esaltazioni o depressioni. Ci sono 16 gare, 7 sono ampiamente alla portata.


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