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ESCLUSIVA TS- Boscaglia: "Salernitana, che tifoseria! Che rammarico la gara d'andata"

di Gaetano Ferraiuolo

Premiato durante gli Italian Sport Awards, il tecnico della Virtus Entella Roberto Boscaglia ha parlato della sua squadra, del campionato cadetto, della Salernitana e della partita d'andata che ha visto il cavalluccio marino trionfare per 2-1 con un pizzico di sofferenza nel finale e l'occasione clamorosa per Nizzetto a tu per tu con Micai. Ecco quanto ha detto in esclusiva alla redazione di TuttoSalernitana: "Stiamo vivendo un'annata molto importante. Per quanto mi riguarda, l'obiettivo principale resta la salvezza. Non significa non essere ambiziosi, ma siamo reduci da una retrocessione e da un campionato di serie B e proprio per questo dobbiamo metterci al riparo quanto prima. Aver restituito la cadetteria alla proprietà e alla piazza è un motivo di grande orgoglio, sapete tutti quante difficoltà abbiamo incontrato in Lega Pro e quale senso di ingiustizia albergasse nel nostro animo. Aver centrato il salto di categoria al 94', al termine di una rincorsa estenuante, in parte ci ha ripagato di tutti i nostri sacrifici. Non ho avuto difficoltà ad accettare la proposta del direttore sportivo e del presidente: tornare in C non mi pesava, sapevo potesse essere un qualcosa di transitorio in un contesto di grandissima organizzazione. Restare con i piedi per terra è fondamentale, ora ci aspetta la partita con il Pescara e sono convinto che abbiamo tutte le carte in regola per vincere ancora. La Salernitana? Ottima squadra, ben allenata. Quando l'arbitro fischiò la fine della gara d'andata, Ventura mi ha abbracciato e salutato con un sorriso di "paura": sapeva che potevamo pareggiare, ha riconosciuto le nostre qualità. Sbagliammo una chance colossale sullo 0-0 e un'altra sul 2-1 al 95'".

Boscaglia parla della differenza tra fare calcio in uno stadio caldo come l'Arechi e uno poco popolato come Comunale: "Quando le cose vanno bene, giocare a Salerno è fantastico. E' un pubblico che dà stimoli, responsabilizza e può fare la differenza. Mi ha sempre affascinato quel clima, anche se sono venuto sempre da avversario e posso smentire che ci siano stati in passato contatti per allenare la Salernitana. Quanto a noi, è evidente che gli stimoli dobbiamo crearceli dentro di noi ogni giorno. Con lavoro, sudore e sacrificio. Quando manca la spinta di un gran numero di persone, serve una forza mentale non indifferente. Ringrazio, comunque, chi c'è sempre e fa il tifo per noi". 


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