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ANALISI TATTICA: la solita brutta Salernitana, manca personalità in tutti i reparti

di Marco Esposito

La sconfitta di Carpi ha fatto sprofondare la Salernitana nella zona calda della classifica. Un’inversione di tendenza che ha portato in casa granata enorme incertezza sul futuro e sulla posizione di Colantuono. Il tecnico di Anzio resta in bilico e la gara col Foggia sarà decisiva. Il risultato del Cabassi non testimonia appieno l’enorme divario che c’è stato tra il cavalluccio marino e la squadra dell'ex Castori. La Salernitana è andata sotto alla fine della prima frazione dopo un primo tempo condotto in maniera sterile. Il sistema di gioco utilizzato 3-5-2, l’atteggiamento di squadra e quello dei singoli restano gli stessi di inizio stagione. Un roster di primo livello che durante i novanta minuti affronta in maniera remissiva gli avversari limitandosi a controbattere e agire di rimessa. La difesa è tornata fragile, complici anche discutibili scelte negli uomini. In mediana poca qualità, poche idee nonostante una panchina di tutto rispetto. In attacco il dilemma più grande con i pezzi grossi Jallow e Djuric sempre più oggetti misteriosi e quindi probabilmente anche sul mercato. Ora la settimana più lunga della stagione in attesa del match dell'Arechi contro i satanelli di Padalino per cambiare finalmente rotta.


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