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BALLI: "Non festeggio il primo posto dopo nove giornate, non voglio illudermi come in passato"

di Gaetano Ferraiuolo

Intervistato da Telecolore, l'ex portiere della Salernitana Daniele Balli ha parlato della Salernitana del presente e del passato facendo un accostamento decisamente interessante: "E' vero che noi giocavamo un tipo di calcio diverso, più spettacolare, ma in questo gruppo rivedo la stessa compattezza e il medesimo entusiasmo da parte dell'allenatore. E' chiaro che manca il tifo, il pubblico, una componente che incide e responsabilizza. Voglio fare i complimenti a Belec: sta dando punti alla Salernitana, merito anche di un pacchetto difensivo che mi sembra all'altezza della situazione e destinato a crescere con il passare delle settimane. Ora il calendario proporrà scontri interessanti, al vertice, ma sono quelli che regalano l'adrenalina giusta e che ti fanno capire se sei all'altezza delle altre. Una prova del nove da non fallire. Per questo vivo con apparente distacco il primo posto della Salernitana dopo 23 anni: fa piacere, nel cuore ho una gran gioia, ma preferirei vederla prima a cinque giornate dalla fine e non con il solito calo che causa depressione nell'ambiente".

Balli prosegue: "Quando giochi a Salerno devi avere fame, mentalità e personalità. Io arrivai arrabbiato, perchè avevo vinto il campionato ad Empoli e mi hanno venduto inaspettatamente. Trasformai quella rabbia in cattiveria agonistica, quella gente meritava soltanto professionalità e attaccamento da parte mia. E' quello che rivedo in questi ragazzi, uno spirito e una base diversa dagli altri anni. Tutino mi ha impressionato, secondo me giocano troppo su Djuric e meno su di lui. E' il vero punto di forza della Salernitana, a me ricorda Marco Di Vaio. Ho rivisto 150mila volte le immagini della festa promozione di qualche anno fa, ne è passata di acqua sotto i ponti e ora ho i capelli bianchi. Vorrei venir giù a giugno per festeggiare un'altra promozione, non solo per vivere di ricordi. Ci sono tutti i presupposti, ma anzitutto bisogna riaprire quella curva meravigliosa e ricreare quel clima che ci faceva vincere le partite". 


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