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Cessione Salernitana, nonostante la fumata grigia ci potrebbe essere la proroga di 45 giorni

di TS Redazione
Fonte: tuttomercatoweb

Chi si aspettava in giornata il nome del nuovo proprietario della Salernitana è rimasto deluso. A 24 ore dalla scadenza imposta dalla Federazione, il sodalizio granata è ancora fortemente a rischio esclusione. Stando a quanto filtra nelle ultime ore, i trustee hanno avuto una lunga riunione a Roma in presenza di importanti consulenti finanziari, avvocati e notai. Sul tavolo ci sarebbero due offerte interessanti: quella di un gruppo lussemburghese che opera nel mondo del cinema e che fa capo all'imprenditore Francesco Di Silvio e un'altra di due professionisti a quanto pare impegnati nel campo dell'energia elettrica cui nomi restano top secret. E' arrivata in giornata anche l'offerta vincolante e congrua dell'avvocato Roberto Orlando e dell'avvocato Michele Tedesco, ma Orlando non è apparso molto ottimista e potrebbe alzare la voce nelle sedi opportune. Il motivo lo ha spiegato poco fa in una intervista: "Vogliamo chiarezza e trasparenza da parte di trustee, disponenti e Federazione. Oggi si va ad acquistare una società praticamente di serie B, con una situazione di classifica compromessa e la necessità di avviare un nuovo corso che preveda investimenti mirati e l'acquisto di giocatori di proprietà che propongano un certo tipo di calcio. Noi abbiamo le idee chiare e ribadiamo che non è una manovra speculativa: saremmo disposti a trattare con nuovi acquirenti anche un'ora dopo aver preso la Salernitana, cedendola al prezzo d'acquisto.

A noi interessa evitare la cancellazione della Salernitana, sappiano che andremo fino in fondo qualora notassimo delle incongruenze". C'è chi dice sia un'offerta nettamente più bassa delle altre, sebbene sia stato specificato che "non c'è un prezzo minimo, la Salernitana non ha strutture di proprietà nè un parco giocatori di valore. Se oggi in pochissimi si sono fatti avanti, evidentemente c'è qualcosa che non va. E anche la mancata approvazione del bilancio è un punto interrogativo, è come se stessimo investendo al buio fidandoci delle parole dell'amministratore unico Ugo Marchetti". Cosa accadrà domani? I trustee potrebbero inviare una PEC alla Federazione certificando l'esistenza di due trattative, con tanto di garanzie bancarie e certificati di indipendenza rispetto ai disponenti. Per ottenere la proroga di 45 giorni prevista dal regolamento, il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha chiesto ufficialmente un contratto preliminare già firmato dalle parti. Ad oggi, però, non c'è nessuna firma. Ma da Roma sono convinti che "mostrando la fideiussione o, comunque, la quota versata per la caparra non ci saranno problemi. E' una garanzia ancora ulteriore di solidità finanziaria e voglia di acquistare il club. Stiamo parlando di una operazione milionaria, non si risolve tutto in poche settimane e abbiamo l'obbligo di lasciare la Salernitana in mano ad una persona seria e che possa portare avanti un programma ambizioso". Non una proroga per assenza di offerte, dunque, ma basata sull'evidenza di una trattativa concreta, in fase avanzata, che si chiuderebbe in tempi ragionevolmente brevi e a cifre che oscillano tra i 15 e i 20 milioni di euro. In caso di ok, l'attuale dirigenza rappresentata da Angelo Fabiani avrebbe il compito di fare mercato interfacciandosi con il futuro proprietario e concordando il budget. Mister Colantuono non sembra in discussione ed è da escludere un ritorno di Fabrizio Castori. Ma le altre trattative per la cessione? Implenia, gruppo svizzero facoltoso, era interessata a fare offerta vincolante ma si sarebbe tirata indietro dopo la mancata approvazione del bilancio. Stesso discorso per una cordata locale guidata dall'ex patron dell'Agropoli Domenico Cerruti: allo stato attuale l'avvocato Ferrara non ha versato la caparra nè dato seguito ai contatti telefonici con i trustee. Si era parlato con insistenza dell'imprenditore partenopeo Danilo Iervolino, ma non sono arrivate conferme ufficiali così come su questo fondo americano. In caso di esclusione, la Salernitana ripartirebbe dalla serie C e le quote tornerebbero a Lotito e Mezzaroma, tra l'altro proprietari dei beni immateriali. La tifoseria organizzata, proprio sulla vicenda marchio, potrebbe organizzare una protesta ufficiale per chiedere vengano ceduti al Comune a titolo gratuito. Si teme, insomma, un altro braccio di ferro come accaduto nel 2005 e nel 2011.


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