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DI NAPOLI: "Non serve puntare alle stelle per poi fallire. Società, la gente chiede solo chiarezza"

di Gaetano Ferraiuolo

"Sono molto legato a Salerno, forse ancora di più adesso che ho smesso col calcio e vivo la mia passione per la maglia granata soltanto da lontano. Ho provato delle emozioni forti. Per il calore e per l’affetto che questa piazza sa dare, non è giusto non avere ambizioni. Sono convinto che ciò che manca è la chiarezza, perché questa è una tifoseria matura che saprà comprendere i piani della società se si avrà l’opportunità di condividerli e cancellare il malcontento. L’unione fa la forza. Allo stesso tempo ai tifosi dico che Salerno non merita di puntare alle stelle per poi fallire e ripartire puntualmente dal basso. Con Lotito e Mezzaroma c’è una proprietà solida, un punto di forza che tante società possono solo invidiare. Bisogna progettare, capire che con una programmazione a lungo termine si può vincere anche con i tanti giovani che arrivano a Salerno. Però bisogna avere anche il coraggio di non rinnegare le proprie scelte al primo momento di crisi e permettere ai calciatori più giovani di potersi prendere la scena e diventare un’arma in più”. Così l'ex attaccante della Salernitana Arturo Di Napoli intervistato dal quotidiano La Città. Non manca una battuta su Castori: "E' una persona schietta, pane al pane e vino al vino. Parla in faccia, si confronta e poi ragiona con la sua testa. Avrà voglia di riscatto dopo la rocambolesca retrocessione col Trapani. Certo, ha un modo di intendere il calcio completamente diverso da Ventura". 


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