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La partita del portiere: Belec continua ad essere incerto. Merita Fiorillo?

di Luca Esposito

Altro giro, altro poker al passivo. Come se non bastassero gli errori delle settimane precedenti, inframezzati da qualche illusorio sei in pagella, Vid Belec ha raccolto altri quattro palloni nella propria porta confermandosi meno adatto alla A rispetto alla categoria proprio come accadde con Benevento e Carpi, laddove Castori gli preferiva quasi sempre Gabriel. E' chiaro che colpevolizzare solo lui dopo una partita obiettivamente pessima di tutta la retroguardia sarebbe un accanimento, nessuno di noi vuole mettere in discussione un professionista serio, un bravo ragazzo e un giocatore che ha contribuito in modo determinante al salto di categoria. Ma ieri l'ex Samp ha steccato. L'uscita lenta sulla prima rete, la palla sotto la pancia sul palo di competenza e il restare fermo sulla linea di porta senza mai accennare un'uscita ha avuto il suo peso, ovviamente nulla ha potuto sul cucchiaio di Pinamonti che tanto lo ha fatto arrabbiare. A questo punto ci chiediamo: giusto non sovvertire le gerarchie?


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