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Le parole di Sousa alimentano il dibattito, ma nessun caso: la permanenza è ormai certa

di Gaetano Ferraiuolo

Le dichiarazioni rilasciate oggi in conferenza stampa dal tecnico Paulo Sousa hanno alimentato il dibattito negli ambienti del tifo granata. Da un lato chi, come sempre, se la prende con i "giornalai acchiappaclick" dimenticando che, forse, chi fa questo lavoro si confronta anche privatamente con dirigenti ed esponenti della società per avere notizie e che nessuna persona seria crea volutamente problemi inventando dichiarazioni o strumentalizzandole. Ma i social danno voce a tanti e va bene così. C'è chi, in modo del tutto prematuro ed esagerato, teme invece sia suonato un campanello d'allarme e legge tra le righe una sorta di "ultimatum". Per la serie: o restano i migliori o vado via. La verità è che Paulo Sousa non ha mai pensato di lasciare la Salernitana e parla già in ottica futura come testimoniano la programmazione del ritiro, qualche scelta di formazione fatta nelle ultime settimane e le parole ieri nel corso della festa. Chiedere alla piazza di supportare la Salernitana soprattutto nelle difficoltà e aggiungere oggi che, a prescindere da ciò che avrà a disposizione, lavorerà con entusiasmo è segnale evidente di una volontà precisa che, si spera, quanto prima possa tramutarsi in firma e ufficialità. Allo stesso tempo, però, non è destabilizzare nè inventare cose tanto per attirare gli insulti su facebook affermare che Sousa vuole delle garanzie. Perchè è ambizioso, ha voglia di puntare in alto e preferirebbe mantenere tutti i migliori della rosa. E le sue parole sul settore giovanile e sulle infrastrutture si possono ascoltare senza problemi sulla pagina ufficila della Salernitana. Sousa resterà, non esiste nessun caso nè spaccatura. Ma è evidente che, prima di ufficializzare il tutto, si stiano limando gli ultimi dettagli provando a far combaciare le richieste di un allenatore che vuole puntare alla zona sinistra con la possibilità che una società come neofita e che deve stabilizzarsi in A possa sacrificare qualcuno per realizzare plusvalenze e investire su giovani di prospettiva. Del resto ieri Milan ha detto che "l'augurio è che quanto visto stasera possa spingere ulteriormente il mister a restare con noi". Lo ribadiamo: nessun caso nè titolo ingannevole. Chi ha voglia di far polemiche legge solo quello che vuole e che gli conviene. Ma ora che abbiamo un grande allenatore e non un professore di filosofia sarebbe opportuno aprire un ciclo e provare a mantenere l'ossatura di una rosa competitiva.


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