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Sabatini: "Dolore professionale non aver salvato la Salernitana. Recuperare Verdi è stata una gioia. Su Nicola..."

di Lorenzo Portanova

Durante la diretta sul canale social Doppio Passo, Walter Sabatini ha anche ricevuto tanti saluti dai tifosi della Salernitana. Questa la risposta dell'ex dg dei granata: "Salerno è nel mio cuore e se ho un dolore forte professionale è quello di non essere riuscito a salvare la squadra come successo due anni fa. Sono tornato solo per Salerno e per la sua gente che mi ama ed è contraccambiata. Ho fatto all in, sono andato dentro valutando solo il sentimento e ho fatto un grande errore. L'impresa era impossibile ma ho fatto anche degli errori".

C'è una trattativa fatta nel periodo in cui è stato a Salerno a cui è rimasto più legato?
"I giocatori che volevo prendere li ho presi tutti, e parlo di due anni fa. È stata una gioia recuperare Verdi, che in quel momento era molto sonnolento nel Torino e non giocava mai. Gli ho strappato una promessa prima di farlo firmare, che sarebbe stata quella di bruciare il campo tutti i giorni in allenamento, e lo controllavo io dalla panchina. Lui lo sapeva che lo guardavo e mi faceva un cenno con la testa. Ha fatto sei mesi meravigliosi, ha fatto diversi gol. È stato l'uomo in più, insieme ad altri giocatori. Fazio, Perotti, Dragusin hanno fatto moltissimo, Lassana Coulibaly".

Quando arriva Nicola la squadra si salva.
"Si è ritagliato questo ruolo di pompiere ma è un grande allenatore e può allenare chiunque. Invece si è caratterizzato come un pompiere che salva la squadra e mi sembra riduttivo per le sue qualità".


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