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TATTICA: Menichini sbaglia ancora le scelte in fase iniziale ma azzecca la mossa Negro

di Marco De Martino

C’è davvero poco di tattico nella vittoria ottenuta dalla Salernitana ai danni di un buon Aversa. Menichini, confermando le indicazioni della vigilia, manda in campo la sua squadra con il 3-5-2 puntando su un undici più muscolare preferendo Mendicino a Negro in avanti. Una formazione molto equilibrata, fin troppo per la verità. Con il 4-4-1-1 che Marra gli contrappone, la Salernitana si ritrova a giocare con ben tre centrali contro una sola punta di ruolo avversaria, l’evanescente Mosciaro, mentre in avanti la coppia Calil-Mendicino viene lasciata sola al proprio destino, dal momento che Moro e Favasuli sono molto più bravi a tamponare che ad inserirsi in zona gol mentre Bovo, schierato qualche metro più avanti, sbaglia i tempi d’inserimento e finisce per perdersi presto. Risultato, un solo tiro verso lo specchio della porta aversana. L’uscita per infortunio di Bovo e l’ingresso in campo di Perrulli non cambia le cose visto che il modulo resta lo stesso ed infatti l’Aversa continua a non rischiare dietro ed a sfiorare ripetutamente il clamoroso vantaggio. E’ l’innesto di Negro al posto di Trevisan ed il conseguente passaggio al 4-2-4 a cambiare le cose. Non che siano state create caterve di azioni da gol, ma il baricentro dei granata è salito, anche grazie al contributo delle fasce laterali (fino a quel momento inutilizzate) e l’Aversa è incappato nell’errore del singolo (fallo di Catinali su Lanzaro in area) che ha determinato l’episodio che ha deciso il confronto in favore della Salernitana.


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