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VENTURA: l'illusione col Pescara, poi l'involuzione. Perchè?

di Gaetano Ferraiuolo

Quando a inizio stagione la Salernitana decise di puntare su Gian Piero Ventura, le opinioni furono praticamente unanimi: non sarà stata la corazzata in grado di stracciare il campionato, ma questa squadra avrebbe quantomeno divertito. L'esordio col Pescara aveva lasciato tutti a bocca aperta: pressing, ritmo, intensità, trame di gioco, tre gol e uno spettacolo che riportò la mente indietro ai tempi di Delio Rossi. Da quel momento in poi, fatta eccezione per qualche sprazzo con Livorno, Chievo ed Entella, la squadra è caduta in una perenne involuzione, con un possesso di palla fine a sè stesso, gol puntualmente incassati soprattutto in casa, 4 ko di fila in trasferta e una sterilità offensiva preoccupante. I calciatori sembra abbiano perso intensità, cattiveria agonistica, concentrazione e voglia di apprendere da un maestro di calcio, resta da capire perchè. Al mister il compito di dare le risposte senza aggrapparsi all'alibi dei due playout in tre anni. 


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