SERIE B - La Top 11 della diciottesima giornata
Penultima giornata dell'anno e del girone d'andata per la Serie B. Il Benevento viaggia spedito e incontrastato verso il ritorno in A dopo due anni mentre lo spettro della C è sempre più realistico e probabilistico per Livorno e Trapani. Lotta play-off ad ampio raggio con la Salernitana che si riconcilia con la tifoseria dopo una grande prestazione contro il Pordenone. Importantissimo anche il successo del Cosenza sull'involuto Empoli. Andiamo, dunque, a scoprire l'11 ideale del Boxing Day della serie cadetta:
SCUFFET (Spezia): Il pari nel derby ligure reca inedelibilmente la sua firma: chiude lo specchio della porta in faccia agli avanti dell'Entella e consente ai suoi di muovere un piccolo passo in classifica. Saracinesca.
TUIA (Benevento): Rispolvera i fasti di un tempo con una prestazione autoritaria nel non facile match di Verona. Decisivo negli istanti finali del successo sannita, bravo e fortunato nell'evitare l'autogoal.
MARRONE (Crotone): Il ruolo originario di centrocampista è ormai solo un lontano ricordo. Spadroneggia in difesa ma non si dimentica come ci si propone e come ci si inserisce dalle retrovie per le battute a rete che contano. Come quella che allo scadere vale il successo di platino per gli squali calabresi.
D'ORAZIO (Cosenza): Avrà rispettato una dieta ferrea a Natale. Condizione atletica scintillante, una minaccia costante sull'out di sinistro per i dirimpettai empolesi messi in difficoltà dai suoi traversoni meritevoli di miglior sorte.
CANOTTO (Juve Stabia): Sempre nel vivo del gioco, si disimpegna bene in entrambe le fasi.
LUPERINI (Trapani): Non basta ai siciliani la sua performance di primo livello. Sigla il goal del vantaggio, mette in ostaggio i perugini con rapidi cambi di passo andando vicino al goal in altre due circostanze con annessa traversa. Bravo e sfortunato.
KIYINE (Salernitana): Restituito alla sua posizione di campo ideale, è letteralmente un incubo per i centrocampisti del Pordenone che non riescono a leggere nessuna delle sue giocate.La doppietta d'autore è suggello ad un Santo Stefano da mvp.
CAVION (Ascoli): La sforbiciata con cui stende il Pisa vale da sola il prezzo del biglietto. Ma ci mette anche tanta quantità.
D'URSO (Cittadella): Fa letteralmente ammattire il Venezia, sposta decisamente gli equilibri togliendosi anche la soddisfazione di timbrare il tabellino in una giornata in cui fa vedere buona parte del suo ampio e valido repertorio.
DJURIC (Salernitana): Riscatta con gli interessi l'erroraccio di Empoli. Sblocca imperiosamente il match dopo tre minuti, nella ripresa va anche di doppietta ma è la prestazione complessiva di sacrificio che gli consente di uscire dal campo tra gli applausi e inevitabilmente rigenerato.
GALANO (Pescara): Arriva in doppia cifra a fine girone d'andata, fa meglio lui di tutte le prime punte in dotazione a Zauri. E reti mai banali, come la perla balistica messa a segno ieri. Costante positiva.