Terza gara in otto giorni per la Salernitana, che domani sarà attesa dalla seconda gara consecutiva davanti al proprio pubblico contro i rivali di sempre del Verona. Una gara di grande tradizione, che rievoca ricordi agrodolci ai tifosi granata, che accorreranno in numerosi all'Arechi per sostenere la squadra in un momento complicato. Tra i tanti doppi ex della sfida, abbiamo intervistato in esclusiva l'attaccante Antimo Iunco, in granata nella stagione di Serie B 2008/09, conclusasi con la salvezza agli ordini di mister Brini. Il giocatore brindisino, attualmente svincolato e in fase di recupero dopo un lungo infortunio al ginocchio, ha presentato così la gara di domani ai nostri microfoni, rievocando anche i suoi ricordi dell'esperienza a Salerno:
Domani all'Arechi sarà di scena l'attesissimo match tra Salernitana e Verona. Lei ha vestito entrambe le maglie, che ricordi ha delle due piazze? Quali sono le analogie o le differenze tra di esse?
“Ho un ricordo bellissimo di entrambe le piazze. Ovviamente sono molto legato a Verona, che mi ha preso da bambino, mi ha fatto diventare uomo e mi ha lanciato nel calcio che contava credendo in me. Senza nulla togliere alla Salernitana, con cui ho vissuto sei mesi belli. Sono due piazze calorose, la piazza del Verona come tifo ha lo stesso calore di una piazza del sud. Hanno entrambe un tifo favoloso, sicuramente ci sarà un grande spettacolo sugli spalti all'insegna della civiltà e del rispetto”.
Esperienza breve ma intensa quella del 2008/09 a Salerno, conclusasi poi con la permanenza in Serie B. Che ricordi ha di quell'annata?
“Conservo ricordi bellissimi, sono stati sei mesi molto intensi. Bisognava raggiungere la salvezza, con tanti cambi di allenatori, è stato comunque un anno un po' travagliato. Abbiamo raggiunto la salvezza con fatica ma meritatamente, perché eravamo una grande squadra”.
A sancire la salvezza, quell'ormai famoso Salernitana-Bari, che vide i granata imporsi per 3-2. Una partita poi finita nel mirino della giustizia per un'ipotesi di combine...
“Non ho notato assolutamente nulla di strano, noi ci dovevamo salvare e del Bari ci interessava veramente poco. Fu una partita piena di colpi di scena e molto combattuta”.
Inizio un po' col freno a mano tirato per la Salernitana con 5 punti in sei partite. Ha avuto modo di seguire questo scorcio iniziale?
“Non ho avuto poco modo di seguire perché sto recuperando da un infortunio e mi sono concentrato solo su questo. Sono comunque sicuro che la Salernitana ne verrà fuori perché con quel tifo, quell'allenatore e quella società seria che ha alle spalle può fare un ottimo campionato”.
Come procede il suo recupero? Cosa ci può dire sul suo futuro?
“Il recupero procede bene, siamo in dirittura d'arrivo. Adesso bisogna solo trovare un progetto che mi possa coinvolgere, anche se non è facile nel calcio moderno. Con gli over e gli under siamo un po' penalizzati, non è possibile che un ragazzo di ventitré anni venga considerato over. Queste sono le scelte che hanno fatto, bisogna accettarle pur non condividendole”.
La situazione caotica del calcio italiano, tra ricorsi e ripescaggi, non ha certo agevolato...
“Certo, se pensiamo che ci sono squadre che stanno aspettando e non giocando in Serie C, mentre la B sta andando avanti senza sapere quale sia il suo futuro... stiamo facendo una pessima figura nel calcio che conta. Un tempo il calcio italiano era seguito da tutti anche all'estero ed era preso come modello, mentre ora stiamo facendo una figuraccia. Credo che le società accreditate devono partecipare ai campionati, mentre quelle che hanno avuto e continuano ad avere problemi no. Bisogna essere corretti verso le società sano”.
Tornando sui granata, le prime gare hanno visto un attacco con le polveri bagnate, con un solo gol arrivato dalle punte. Lei ha giocato sia con Djuric ai tempi del Trapani, che con Bocalon all'Alessandria. Quali ritiene siano le loro maggiori doti? Possono coesistere in campo?
“Credo che possano giocare insieme, perché si completano. Milan è una prima punta atipica che fa anche movimento, mentre Bocalon è un uomo d'area. Djuric crea spazi e Bocalon ne può beneficiare. Riccardo vive per il gol ed è sempre pronto aspettando una mezza palla per far gol. Sono due giocatori fantastici a mio modo di vedere. Credo che con la tranquillità e la serenità verranno fuori, anche se a Salerno, in quanto piazza del sud, c'è grande pressione ed è difficile mantenere le aspettative. La Salernitana ha poi uno dei migliori mister in giro e troverà sicuramente la giusta quadratura, ne sono certo. Il campionato è iniziato solo da cinque giornate, è presto per fare un processo agli attaccanti. Credo che se l'attacco non gira è perché la squadra non li mette in condizione. Non hanno certo dimenticato come si segna, sono certo che andranno entrambi in doppia cifra”.
In conclusione, un pronostico sulla gara di sabato?
“Non sono bravo a fare pronostici, vincerà la squadra che avrà avuto più coraggio e più voglia di vincere”.
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