Intervistato in esclusiva dalla redazione di TuttoSalernitana, il difensore del Cittadella Romano Perticone ha presentato così la sfida da ex che lo vedrà protagonista sabato pomeriggio in uno stadio che, per tanti motivi, lo ha visto all'opera soltanto per poche settimane:

Sorpreso dalla Salernitana capolista?

"Assolutamente no. Devo dire che sto seguendo molto i miei ex compagni, anche perchè in panchina c'è un allenatore bravo come Fabrizio Castori. Il criterio di meritocrazia, evidentemente, vale ancora. La società ha scelto un professionista che aveva compiuto un miracolo a Cesena e che si era ripetuto a Trapani. I risultati sono tutti dalla sua parte, dopo il lockdown è quello che ha ottenuto più punti e il primo posto è una logica conseguenza. Ho seguito anche la vicenda Cosenza, al netto di ogni cosa la Salernitana ha espugnato con carattere, ma anche buone trame di gioco uno dei campi più difficili della categoria".

Castori, dunque, è il valore aggiunto?

"Assolutamente sì. Lo conosco da tantissimi anni, abbiamo condiviso l'esperienza di Cesena e ci ha trasmesso mentalità, determinazione e principi di gioco che, a volte, vengono sottovalutati. Rispetto al passato, credo che la Salernitana abbia una identità precisa e che sappia stare davvero bene in campo: non ti fa giocare, ma allo stesso tempo riparte e ti mette in grossa difficoltà sbagliando poco davanti alla porta. Occorrerà un Cittadella attento, di certo non sottovaluteremo l'attuale capolista del campionato di serie B".

Per un calciatore meglio un ambiente freddo ma senza pressioni come quello di Cittadella o la bolgia dell'Arechi che spinge, ma pretende?

"E' una bella domanda. Chiaramente negli ultimi mesi stiamo vivendo un qualcosa di completamente anomalo per noi e questo, senza dubbio, ci ha fatto capire ancora di più quanto possa essere importante la presenza del pubblico sugli spalti. Qui a Cittadella viviamo in una realtà molto tranquilla, c'è un ambiente familiare che vuole bene alla squadra e un gruppo di persone che ci segue specialmente quando giochiamo in casa. Salerno è una dimensione completamente diversa, quella curva lì sa trasmettere delle sensazioni particolari e ti spinge  a dare qualcosa in più. E' un fattore, non si può negare".

Cosa non ha funzionato a Salerno?

"Dispiace molto anche a me, credetemi. Venivo da ottime stagioni con Trapani e Cesena, firmai con la convinzione di poter aprire un ciclo e dare un grosso contributo alla causa granata. Non ci sono riuscito pienamente, poi le strade si sono separate: sono cose che succedono nel calcio, ma lì ho tanti amici ed uno splendido ricordo della tifoseria".

Che partita dobbiamo aspettarci?

"Conoscendo molto bene i due allenatori, sono certo che Salernitana e Cittadella non snatureranno il loro modo di giocare. Compattezza, aggressività, ripartenze, gioco sugli esterni. Negli ultimi anni Djuric ci ha creato un bel po' di problemi e ha segnato tanti gol contro di noi, ma conosco tutti i calciatori della Salernitana e avete un attacco di grande livello, supportato da gente con gamba ed esperienza. Sarà una bellissima partita tra due realtà che vogliono essere protagoniste fino alla fine". 

Sezione: Esclusive TS / Data: Mer 02 dicembre 2020 alle 23:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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