Il solito chiacchiericcio social si scontra con un concetto nemmeno tanto difficile come la concretezza. Se la Salernitana ha la possibilità di tesserare fino a fine campionato un calciatore di serie A e che ha fatto la differenza in passato, è assurdo storcere il naso e riproporre il consueto tormentone sulla multiproprietà. Fino a quando i granata traggono vantaggio da questa situazione, perchè accogliere con scetticismo chi può rappresentare per davvero un valore aggiunto? Si invocava l'acquisto di un esterno sinistro di valore e che potesse sostituire Walter Lopez, sotto questo aspetto la proprietà si è mossa bene. Dentro un under di prospettiva (che la Sampdoria aveva richiesto ufficialmente su indicazione di mister Ranieri, non propriamente l'ultimo arrivato) affiancato da un atleta d'esperienza, che ha calcato palcoscenici importanti. Non ci giriamo troppo intorno: se Riza Durmisi si calasse nella realtà della categoria e stesse bene fisicamente sarebbe l'acquisto top del mercato di gennaio. Senza se e senza ma. Non ci facciamo ingannare dai video che circolano sul web (e che mostrano giocate di livello assoluto): è fermo da quasi un anno, molti laziali sono arrivati a Salerno con la testa sbagliata e aspettiamo un po' prima di giudicare.

Ma Durmisi, per la B, è extralusso. 27 anni, nazionale danese, poco impiegato in questi mesi a causa di un problema alla schiena a quanto pare risolto, vanta 154 presenze, 9 gol e 15 assist tra i professionisti e si ritagliò un discreto spazio nella Lazio che vinse la coppa Italia nel 2018-19. Le sue caratteristiche sono interessantissime: rapidità nell'uno contro uno, buon piede, sa calciare le punizioni (e in rosa c'erano pochi giocatori con questa attitudine), spinge tanto senza limitarsi alla fase difensiva, può giocare indifferentemente come quarto o come quinto adattandosi al modulo senza problemi. Dotato di una spiccata tecnica individuale, Durmisi aveva molte richieste dall'estero ed era stato sondato anche da Parma e Crotone in A prima di accettare la proposta della Salernitana. Il fatto che il sì sia arrivato dopo lo 0-5 di Empoli fa capire che non verrà qui per svernare nè controvoglia. Sei mesi per riaccendere la spina e tornare ad essere quel calciatore devastante che, in Danimarca, faceva faville sulla fascia. Salerno può essere il contesto ideale per riemergere, Castori non vede l'ora di averlo a disposizione. 

Sezione: News / Data: Ven 22 gennaio 2021 alle 18:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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