Di seguito la nota emessa dal club Spartani Salernitani presieduto da Alfonso Apicella:

"Nel corso di queste settimane, abbiamo spesso fatto suonare un campanello d'allarme. SIn da quando, nel giorno della festa per la nostra rifondazione, avemmo la possibilità di interfacciarci con l'amministratore delegato Maurizio Milan ponendo una serie di domande. Sin troppo evidente che la società avesse ridimensionato gli obiettivi, che si andasse nella direzione di una retrocessione anticipata, che si stesse sottovalutando il pericolo, che non ci fosse la volontà di rinforzare la rosa dopo un mercato estivo disastroso e che avrebbe imposto l'esonero immediato di De Sanctis.

Le ricordiamo ancora, le promesse di Iervolino. Presidente che ha goduto di un'accoglienza mai riservata ad alcuno dei suoi predecessori e che faceva sognare Salerno parlando di centro sportivo, grande settore giovanile, zona sinistra, calciatori di caratura internazionale e un rapporto osmotico con la piazza. Musica per le orecchie di chi, anche nei dieci anni precedenti, non si era goduto el vittorie per un rapporto burrascoso con una società che, troppo spesso, non incarnava i nostri valori nè rispettava la nostra storia.

Una cosa va detta, però: quella stessa società aveva garantito la serie A, portandola ad acquistarla per 10 milioni di euro, con bilanci in attivo e con introiti sicuri garantiti dalla massima categoria. E ora? Abbiamo letto di contestazioni, pressioni...ma quali? Lei ha idea di quali siano le vere contestazioni, delle diserzioni di massa, degli striscioni di sdegno esposti in tutt'Italia? Salerno è cambiata, è maturata, canta e sostiene fino alla fIne.

Ma non creda che i cori incessanti nascondano disinteresse: nel nostro cuore c'è grande sofferenza, chi era a Piacenza nel 1999 sa quanto la serie A fosse anche una sorta di riscatto per i tanti torti subiti. C'è chi ha perso la vita per seguire la squadra del cuore, lo dica a questi indegni che lei paga tanto e che hanno disonorato la maglia.

Siamo ormai a maggio, la retrocessione è ufficiale: cos'altro si aspetta per programmare, per spiegarci cosa vogliate fare da grandi, per garantire una pronta risalita, per parlare chiaro alla tifoseria e dire come si possa aver perso tutto l'entusiasmo in pochi mesi? Il silenzio è assordante, Salerno e la sua provincia meritano rispetto. E se autosostenibilità vuol dire altro mercato al risparmio, con l'alibi del monte ingaggi alto e delle cessioni che non si materializzano ci sarà davvero da riflettere sulle reali intenzioni e sull'entità di un progetto rimasto sulla carta e ridimensionato da un anno.

C'è da ricapitalizzare? In B ci sono tante spese e meno introiti? Per trattenere i migliori bisogna spendere? E' il rischio imprenditoriale: se si è creata questa situazione, la responsabilità è della proprietà e c'è l'obbligo di porre rimedio, non certo indebolendoci ulteriormente, vendendo tutti e rimandando l'arrivo di ds e allenatore alle settimane successive".

Sezione: News / Data: Lun 29 aprile 2024 alle 20:30
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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