Chi ne ha, dia adesso. La Salernitana post-ribaltone è un cantiere d’incognite, però pure di motivazioni infinite. Alle tre del pomeriggio l’era Menichini (ri)comincia dall’Arechi, e basterebbe quest’appiglio per aver un po’ meno paura del Pescara, il peggior avversario che potesse capitare in questo particolare momento storico. È il Napoli della B, la squadra di Oddo: ricorda la capolista della serie A guidata da Sarri per il gioco che esprime e per le sette vittorie messe in fila in altrettante partite, negli ultimi due mesi. Nello stesso numero di gare, al tramonto della gestione Torrente, su 21 punti in palio i granata ne hanno conquistati appena 3 (un solo successo, a fronte di sei sconfitte): ce n’è abbastanza per schiacciare il pronostico tutto da una parte soltanto, ed è proprio qui che paradossalmente – ma neppure troppo – il fu “mister promozione” della Lega Pro trova un ulteriore motivo per rafforzare il suocoraggio. (…)

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Sezione: News / Data: Sab 06 febbraio 2016 alle 09:45
Autore: Orlando Savarese
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