L'argomento della multiproprietà non è stato trattato nello specifico dalle autorità competenti pur essendoci stato un confronto tra i presidenti di A sul finire del 2019, ma è chiaro che il calcio italiano si avvia verso una rivoluzione e tutto può ancora cambiare per la gioia della tifoseria granata che continua a utilizzare questa scusante per giustificare il calo di spettatori sugli spalti. Se non è cambiato nulla lo si deve semplicemente alla volontà del presidente Gravina di affrontare la tematica tra qualche settimana sentendo il parere della Lega B (che già dai tempi di Abodi si batte per una modifica sostanziale), dell'Associazione Italiana Calciatori (più propensa alle squadre B) e di quei personaggi che anche oggi hanno rinnovato la volontà di investire in altre realtà di categoria inferiore in presenza di determinate garanzie. Lo ribadiamo a costo di diventare noiosi: non c'è nessuna regola che vieta alla Salernitana di andare in serie A, una modifica c'è stata già nel luglio del 2012, in caso di promozione è prevista una deroga ulteriore di tre mesi e il caso Lazio-Siena degli anni passati insegna che Marco Mezzaroma, con ogni probabilità, avrà l'ok per acquisire l'intero pacchetto azionario. 

Sezione: News / Data: Mar 26 maggio 2020 alle 23:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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