C'è grande fermento a Salerno per la vicenda relativa all'iscrizione al campionato. Come capita ormai da anni, la tifoseria granata si è spaccata ed è divisa in due tronconi: da un lato chi ha massima fiducia nella società più vincente della storia, dall'altro chi non ha perso occasione per criticare Claudio Lotito per non aver ceduto in tempo utile l'intero pacchetto azionario. Tra 3 giorni ci sarebbe dovuta essere una grande festa per i 102 anni di storia del club, la sensazione è che ci sarà un clima piuttosto freddo. Non solo per le doverose restrizioni relative al Covid, ma anche e soprattutto per la paura di non partecipare al campionato di massima serie. Ma quali sono gli scenari più probabili al momento? Al netto di fantasiose ricostruzioni e di annunciate nuove proprietà, ben pochi si sono fatti avanti per trattare l'acquisto della Salernitana. La società ha confermato il sondaggio di due professionisti con trascorsi nel calcio di B, ma che non avrebbero fornito le garanzie necessarie. Un fondo australiano è uscito allo scoperto annunciando l'interruzione della trattativa, quella di Della Valle è pista messa in giro esclusivamente dai frequentatori del web.

Il nome di Andrea Radrizzani stuzzica la piazza, ma ad oggi non si è andati oltre un apprezzamento per la piazza. Andrea Lombardi è pista leggermente più concreta, un profilo gradito anche al presidente Gabriele Gravina poichè, sotto forma di sponsorizzazioni, ha collaborato e collabora con la FIGC e con la Nazionale italiana. Ma i tempi tecnici per chiudere in 30 giorni una trattativa da 55 milioni di euro non ci sono, e così la via del trust è quella più percorribile. Gravina ha lanciato segnali d'apertura, le retrocesse seguono la querelle a distanza pronte a chiedere il ripescaggio. "Ma se le cose vengono fatte nel rispetto delle norme, il trust fornisce ampie garanzie" dicono dalla Federazione. E il blind trust non solo eviterebbe conflitti di interesse, ma separerebbe nettamente gestione e proprietà. Solo l'avvocato Gianmichele Gentile tiene aperta la speranza di una cessione in tempi record, ma quando mancano 9 giorni alla deadline è sempre più probabile che un trustee - forse indicato dalla FIGC per trasparenza - prenda in mano le redini del club per garantire anche il diritto a cedere un bene privato nei modi stabiliti dalle leggi dello Stato che, in alcuni casi, cozzano con il lacunoso articolo 16 bis delle Noif che, tra l'altro, non prevede sanzioni "se si verificano fatti non dipendenti dalla volontà dei soggetti interessati". Tra oggi e domani altri incontri a Roma, c'è chi assicura ci siano imprenditori romani in trattativa da tempo cui nomi restano top secret. Ma il trust, lo capiscano i tifosi granata, non è uno stratagemma "salva Lotito" ma una garanzia assoluta per la Salernitana: iscrizione e, allo stesso tempo, possibilità di cedere senza che sia l'acquirente ad avere il coltello dalla parte del manico. E quando due imprenditori prendono una squadra dall'Eccellenza e la portano in A investendo decine e decine di milioni di euro è assolutamente legittimo che agiscano anche nel loro interesse. Soprattutto perchè, con il no alle multiproprietà future, Marco Mezzaroma dovrà dire addio al calcio.

Sezione: News / Data: Mer 16 giugno 2021 alle 10:00 / Fonte: Tuttomercatoweb
Autore: TS Redazione
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