“Stop football, no football without fans”. Con questo slogan l’intero panorama ultras europeo si è scagliato contro la ripresa dei campionati di calcio in piena emergenza Coronavirus. Una nota congiunta, firmata da oltre 180 gruppi del tifo organizzato di tutta Europa, per ribadire la posizione contraria alla ripartenza dello sport più popolare al mondo. In Italia due grossi “blocchi” del movimento ultras del Belpaese si sono ritrovati uniti nella stessa “battaglia”, contro i vertici del calcio. Ai gruppi italiani più attivi che già da anni portano avanti iniziative contro repressione, calcio moderno e strapotere delle pay-tv, infatti, si sono “affiancate” anche altre sigle che dal raduno svoltosi a Viterbo lo scorso dicembre hanno creato il movimento “Basta abusi”. Quest’ultimo, di cui fanno parte anche i cinque gruppi della Curva Sud Siberiano che hanno aderito al progetto dello striscione unico “Salerno” con l’immagine di Carmine Rinaldi (ovvero Nuova Guardia, Nucleo Storico, Igus, Frangia Kaotika e Prigionieri di una fede), sta promuovendo diverse iniziative, appoggiate dai numerosi gruppi (soprattutto di squadre che militano dalla serie B fino all’Eccellenza) che nel motto “Basta abusi” hanno trovato modi affini d’intendere l’ambito stadio, identificandosi anche nelle battaglie extracalcio (come accaduto l’8 marzo per la giornata della Festa della donna lanciando un messaggio contro le violenze di genere). I gruppi organizzati che da anni, invece, portano avanti iniziative a “salvaguardia del movimento ultras” hanno continuato sulla propria strada, trovando comunque punti d’incontro sulla delicata tematica della ripresa dei tornei. I “manifestanti” della prima ora, e cioè su tutti i bergamaschi, il gruppo Brescia 1911, i Boys Parma e gli Ultras Tito Cucchiaroni della Sampdoria, hanno firmato il comunicato congiunto “Stop football” insieme ai gruppi del progetto “Basta abusi”, a dimostrazione del fatto che sul tema “ripresa dei campionati”, il pensiero è stato unanime.

Sezione: News / Data: Mer 27 maggio 2020 alle 22:30 / Fonte: La Città
Autore: TS Redazione
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