La carica dei 101. Tanti saranno gli anni che la Salernitana compirà il prossimo 19 giugno. Il giorno dopo, salvo (ulteriori) sorprese, la vecchia signora granata tornerà in campo. È sabato 20 giugno la data indicata per ripartenza della serie B. I cadetti riprenderanno assieme al massimo campionato, perché se è vero che non hanno l’ansia delle coppe europee è pur vero che hanno una stagione più lunga da completare: dieci giornate di regular season più l’appendice di playoff e playout. Tutto in due mesi, entro il 20 agosto. Intanto, la certezza è che 80 giorni dopo lo stop per pandemia si potrà rimettere il pallone al centro. La fumata bianca è arrivata ieri, attorno alle otto della sera, annunciata dal ministro per lo sport Vincenzo Spadafora dopo l’incontro in conference call con tutte le componenti del calcio. S’erano “legnati” di brutto, a turno, soprattutto Governe e leghe. Come sempre, in questi casi, è finita con una raffica di vicendevoli ringraziamenti, a mo’ di premiazioni spesso in voga proprio di questi tempi. Stavolta è diverso: c’è stato - anzi, c’è ancora - il Coronavirus e tocca arrangiarsi per mandar in scena il campionato più assurdo che storia ricordi. Per come s’erano messe le cose, il solo fatto di riprendere, a dirla con le parole del presidente della Lega di B, Mauro Balata, «è una gran cosa». Perché non era affatto scontato. Certo, restano i piani alternativi: se ci si (ri)ferma si passa direttamente a playoff e playout, sia per lo scudetto che nel torneo cadetto, e se va peggio si cristallizza la stagione come già sancito dal Consiglio Federale. Per ora, comunque, si può: 70 morti quotidiani (dopo averne pianti quasi mille in 24 ore) ormai fanno il solletico, ed è un dettaglio il fatto che se fossero vittime d’un terremoto si griderebbe alla tragedia, dunque - parole di Spadafora - «anche il calcio è giusto che riparta come tutto il Paese».

Sezione: News / Data: Ven 29 maggio 2020 alle 13:30 / Fonte: La Città
Autore: TS Redazione
vedi letture
Print