I talenti granata protagonisti sulla tratta Salerno-Roma non sono più una novità. Nelle scorse settimane vi abbiamo raccontato di Andrea Vignes e di Mattia Novella, il primo transitato dalla Lazio nella passata stagione e il secondo arrivato in biancoceleste lo scorso gennaio. Un percorso che, a sua volta ad inizio 2020, ha intrapreso anche Andrea Marino, centrocampista classe 2001 che resta pur sempre uno dei possibili nomi in orbita della galassia granata, malgrado il trasferimento nella capitale.

Impatto da "pro" - Nato a Cirié, in provincia di Torino, Marino ha però origini salernitane doc. La sua famiglia è infatti partita alla volta del Piemonte da Trentinara, piccolo comune della provincia campana, anche se Andrea può considerarsi a tutti gli effetti un torinese d’adozione. All’ombra della Mole, il classe 2001 ha vestito le maglie della scuola calcio Juventus e del Torino, intermezzate da una stagione nel Cuneo. Nel 2016, poi, il richiamo delle origini si è fatto più forte, e Marino è tornato a Salerno per indossare la maglia granata. Un buon percorso dalle parti del Volpe, grazie al quale si è meritato la convocazione in prima squadra per il ritiro pre campionato del 2019 e la prima esperienza tra i grandi, vissuta in prestito al Rieti. Il suo impatto con la Serie C è stato più che buono: 13 presenze e un gol tra campionato e Coppa Italia, numeri che a gennaio hanno convinto la Lazio a investire su di lui e a vestirlo di biancoceleste.

Estate di ritorno? - La sua storia con la Salernitana, però, potrebbe non essere finita qua. Nell’ottica di un possibile salto di categoria, dopo le buone cose messe in mostra in terza serie, potrebbero anche spingere la dirigenza biancoceleste a vederlo all’opera in granata, facendogli assaggiare dalla prossima stagione il palcoscenico della Serie B. Nei suoi trascorsi giovanili, e ancor di più nei sei mesi al Rieti, Marino ha mostrato di avere il repertorio giusto per una buona carriera tra i professionisti. Centrocampista completo, in grado di sdoppiarsi nelle due fasi e di giostrare in tutti i ruoli della mediana grazie a tecnica e visione di gioco, il 2001 campano sta ultimando anche una crescita muscolare che andrà a completare una buona struttura, che supera il metro e ottanta di altezza. Le due esperienze di quest’anno, poi, lo hanno aiutato a crescere anche sul piano caratteriale. Da sempre leader silenzioso, Marino ha compreso l’importanza di stare sempre sul pezzo per poter emergere nel mondo del calcio. Un obiettivo che continuerà ad inseguire anche nella prossima stagione. E chissà che nel 2020/21 non possa tornare ad indossare la maglia granata.

Sezione: Settore Giovanile / Data: Ven 29 maggio 2020 alle 19:30
Autore: Italia La giovane
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