Preso atto con enorme tristezza della retrocessione della Salernitana, possiamo dire che i dati e le prestazioni certificano senza timore di smentita che il discorso sulla preparazione atletica sbagliata da Sousa fosse un alibi utilizzato da taluni per giustificare i veri artefici di questo campionato pessimo della Salernitana. Chi era a Rivisondoli si è reso perfettamente conto che il trainer portoghese fosse costretto a dosare le energie per non spremere troppo i pochi calciatori a disposizione e per evitare infortuni e ricadute.

Ricordiamo che in ritiro i granata avevano 2 giocatori fuori rosa, 5-6 con la valigia pronta, un manipolo di ragazzini, un Dia a singhiozzo anche per vicende di mercato e zero volti nuovi. Chi avrebbe lavorato meglio in queste condizioni? “Domani devo impiegare giocatori che avrei tenuto volentieri in panchina per motivi fisici, purtroppo non ho elementi numericamente sufficienti per sopperire e dovrà adattarmi. Sperando non ci siano infortuni” disse Sousa alla vigilia dell’esordio con la Ternana.

A smentire questa tesi ci sono anche…le partite e i risultati. Con la Roma è arrivato un 2-2 insperato, con Udinese, Lecce, Empoli e Frosinone la Salernitana ha dato il meglio di sè nella ripresa e non metti in grossa difficoltà l’Inter per un’ora se hai l’affanno. Lo ripeteremo fino alla noia: Sousa ha avuto una sola colpa, quella di far rendere una rosa già con grossi limiti come fosse una corazzata.

Con lui gente come Pirola, Bradaric e finanche Botheim ha dato un grosso contributo, Gyomber impostava l’azione, Kastanos e Dia sono esplosi e Candreva ha giocato nella sua posizione naturale. E sulla base delle sue indicazioni bisognava muoversi per tutto il trimestre estivo, forti di un girone di ritorno che aveva confermato fosse lui il top player della Salernitana.

E togliamoci dalla testa anche un altro doppio falso storico: “La Salernitana si è salvata con i punti di Nicola e con la preparazione fatta da lui”. Ok i 21 punti, ma contestualizziamo: da ottobre a febbraio quella squadra vinse appena due gare, prendeva oltre due gol in media a partita, giocava malissimo, ne prese 8 a Bergamo e perse a Verona avvicinandosi alla zona retrocessione. Tutti sappiamo quanto sia stato infruttuoso il ritiro turco e tutti siamo consapevoli che, continuando in quel modo, la B sarebbe stata dietro l’angolo

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 02 maggio 2024 alle 18:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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