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OGGI SI E' DAVVERO TOCCATO IL FONDO. DILUVIA SUL MORALE DI UN GRUPPO CHE APPARE OGNI GIORNO SEMPRE PIU' SPAESATO

di Luca Esposito

Tanto tuono' che piovve. Non poteva essere altrimenti, con una tifoseria distante, una società distante, un gruppo di giocatori allo sbando e un allenatore che non sa più a quale santo appellarsi. Se poi ci si mettono anche gli arbitri diventa difficile, ma se perdi 5-2 in casa contro un avversario modesto e condannato alla retrocessione c'è poco da dire. Alla fine sarà salvezza, ma soprattutto per demeriti degli altri. Ora nella bolgia dello Zaccheria senza Djuric (diventato quasi un idolo, come è strano il calcio), e con una big come il Pescara che archivierà un campionato disastroso. Nel mezzo il Cosenza: non si gioca nulla, ma una Salernitana così farebbe fatica anche contro avversari di Lega Pro. Nessun fattore imponderabile. Bastava soltanto intervenire a gennaio. Diluvia, dunque, sul morale di un gruppo che appare giorno dopo giorno sempre più spaesato ed arrendevole. Non manca la voglia, sia chiaro, né la grinta. Difetta semplicemente la qualità. E quando questo fa rima con scarsissima fiducia il risultato non può che essere l’ennesima disfatta, l’ennesima occasione sprecata. La speranza è che gli uomini d’esperienza di questa formazione riescano (francamente non ci credo più) a scuotere una squadra che mai come oggi ha bisogno di essere sostenuta da tutto l’ambiente. 


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