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ESCLUSIVA TS- Sorrentino: "Jallow? Gesto infantile del quarto uomo. Se non gioca nel suo ruolo..."

di Gaetano Ferraiuolo

“La Salernitana non ha niente in meno rispetto a tutte le altre squadre della categoria, è una rosa di assoluto livello che deve ambire ai playoff e poteva puntare anche a qualcosa in più. E’ difficile fare pronostici in questo momento, il calcio dopo la sosta è ricco di incognite e risultati a sorpresa e tutto può cambiare in due minuti. Il Brescia, tante volte, si è ritrovato in vantaggio addirittura di due gol e poi ha perso. Con una gestione diversa poteva essere già salvo, invece ha un piede e mezzo in serie B. L’equilibrio e la continuità saranno fondamentali”. Così Luigi Sorrentino, agente di Jallow, in esclusiva ai microfoni di TuttoSalernitana.

Inevitabilmente si “Il discorso è semplice: ogni giocatore deve essere messo nelle condizioni per rendere al meglio. L’allenatore, però, ha 22 calciatori e deve pensare a tutti. Non voglio essere l’avvocato difensore di Lamin: non è il caso né il momento. A fine campionato tireremo tutte le conclusioni. I presupposti per una permanenza ci sono perché ha altri due anni di contratto, ma le vie del mercato sono infinite e non possiamo escludere nulla”. Sull'episodio di venerdì scorso: “I giocatori hanno sempre mandato a quel paese l’arbitro, ma con il tifo del pubblico non si sentiva niente. Oggi una minima parola è occasione per espellere un calciatore, è ridicolo che il quarto uomo vada a chiamare l’arbitro per riferire quello che ha detto l’arbitro. Nemmeno i bambini fanno queste cose, avete visto quello che è successo in Inter-Bologna? Era arrabbiato perché la sua sostituzione era frutto dell’espulsione di Aya, nella sua testa era colpa della terna arbitrale di quel cambio così immediato. Non voglio giustificarlo, è comunque un gesto sbagliato. Vediamo il lato positivo: ha reagito male perchè era titolare dopo mesi e ci teneva tantissimo a dare una mano”.

Infine sulla lite coi tifosi post Crotone: “Da quel momento in poi ha giocato pochissimo, se non gli dai spazio non puoi trovare il ritmo necessario. I miracoli non esistono, i calciatori vanno messi nelle condizioni per rendere. In una trasmissione televisiva il mister del Vicenza ha parlato benissimo di Jallow e ha sottolineato quanto sto dicendo io: ogni atleta va impiegato nel suo ruolo, per quelle che sono le sue caratteristiche. Ognuno fa il proprio mestiere, ma ci sono delle evidenze che non si possono negare”.


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