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SALERNITANA: addio a Visentin, il bomber dei gol decisivi

di TS Redazione
Fonte: Il Mattino

Salerno dice addio a Oliviero Visentin, attaccante della Salernitana tra il 1961 e il 1964. Se n'è andato nella notte tra martedì e mercoledì ad 84 anni; era malato da tempo. Originario di Gorizia, anche se nato in provincia di Treviso, giunse in Campania appena 25enne. Dalla Serie A alla C: non avrebbe più lasciato Salerno, collezionando 65 partite e 12 gol in granata, quasi tutti decisivi. Ben otto di questi, infatti, fruttarono al cavalluccio vittorie per 1-0. La scintilla in un'amichevole di fine stagione nel 1960 tra l'ippocampo e la Lazio. Visentin giocava nei capitolini, segnò un bel gol e catturò l'attenzione del presidente dell'epoca, Pasquale Gagliardi. «L'anno dopo venne a Roma con un'auto di lusso per convincermi ad accettare il prestito a Salerno, piuttosto che a Livorno. Così fu, alla fine la Salernitana mi riscattò pure», amava ricordare. Trecentomila lire di stipendio, tre anni in granata con qualche difficoltà nell'ultimo: mensilità arretrate, casse sociali vuote e cessione quasi obbligata a chi offriva di più. Paradossalmente una squadra di Serie D come l'Internapoli. Visentin non si allontanò da... casa, perché a Salerno nel frattempo aveva messo su famiglia. Dal matrimonio con la signora Giusy sono nati Barbara e Davide. L'amore era scoccato davanti alla tv: l'attaccante era ospite del Musichiere di Mario Riva con la Lazio e colpì quella telespettatrice salernitana che sarebbe diventata sua moglie. Visentin chiuse la sua carriera giocando con Pro Salerno, Paganese e Sanseverinese, prima di intraprendere anche un percorso da allenatore di giovani e dilettanti salernitani. Questa mattina alle 10 si sono svolte le esequie nella chiesa dei Salesiani a Salerno. La Salernitana ha espresso il cordoglio con una nota sul sito ufficiale. Visentin non era particolarmente preso dal calcio moderno. Si era recato allo stadio l'ultima volta nel 1999, con la Salernitana in A: "Alcuni tifosi accanto a me sugli spalti mi parlavano male di un giocatore che poi durante la partita fece gol. Visto che è bravo? mi dissero subito dopo. Salerno è bella anche per questo". Non dimenticherà quell'attaccante generoso, persona perbene.


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