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Vignaroli: "Dopo un periodo difficile Iervolino ha capito che deve fidarsi di chi sa di calcio"

di Gaetano Ferraiuolo

L'ex granata Fabio Vignaroli, intervenuto durante la trasmissione Pressing Room Granata, ha analizzato così il momento vissuto dalla Salernitana proiettandosi anche al futuro: "Non ho mai avuto dubbi che una rosa così competitiva per l'obiettivo salvezza potesse risollevarsi in poco tempo. Nessuno cancella il miracolo sportivo fatto da Nicola la passata stagione, ma è evidente che Paulo Sousa abbia riportato serenità dopo un periodo contraddistinto da un pizzico di confusione. A mio avviso, una volta raggiunta la salvezza, il presidente Iervolino deve dare totale fiducia ai suoi più stretti collaboratori e capire che bisogna lasciare spazio a chi fa parte del mondo del calcio da anni e ha tanta esperienza da mettere a sua disposizione. Paulo Sousa è una bravissima persona, un grande professionista e un ottimo allenatore e risultati come quello di Milano sono soltanto la logica conseguenza del lavoro che sta portando avanti. Secondo me ha saputo toccare le corde giuste soprattutto dal punto di vista mentale, è quello di cui il gruppo a mio avviso aveva bisogno per ripartire alla grande e togliersi da dosso scorie negative che non aiutavano. Per il resto c'è una tifoseria magnifica a cui aggrapparsi, il binomio squadra-ambiente ha sempre costituito la formula vincente su cui basare ogni tipo di progetto. E Salerno ha tutto, nel tempo, per consolidarsi e per alzare l'asticella".

C'è spazio per l'angolo amarcord: "Nella mia carriera ho ricoperto praticamente tutti i ruoli, qualche allenatore mi fece fare anche l'esterno sinistro di difesa. Spesso mi chiedono se ho rimpianti legati alla mia esperienza con la Lazio, ma arrivai in un momento particolare e in una squadra composta da 42 calciatori. Tutti, tra l'altro, molto forti. Alla lunga la mia professionalità è stata apprezzata e mi sono ritagliato il mio spazio, posso dirvi che fui vicinissimo a trasferirmi a Roma già ai tempi di Zeman. Ero giovanissimo e sarebbe stato un onore poter lavorare con lui. Me lo sono ritrovato alla Salernitana e lì ho vissuto un'annata magnifica, sfiorai il titolo di capocannoniere e mi tolsi la grande soddisfazione di segnare sotto la curva Sud nel derby contro il Napoli".


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