Oggi, la sfida tra Salernitana e Juventus - in programma domani alle 20.45 - sembra essere il più classico delle sfide "Davide contro Golia". Vent'anni fa però nell'ultimo confronto registrato in massima serie tra queste due formazioni all'Arechi finì 1-0 per i granata, con gol di Marco Di Vaio. Uno di quelli che meglio può raccontare quella vittoria storica per i campani è Vittorio Tosto, ex difensore. Il motivo? Subentrò al 44' della ripresa a Salvatore Monaco, vivendo così con freschezza gli attimi finali e la successiva festa granata.
Questa partita contro la Juventus potrebbe essere più importante di quanto pronosticato nelle scorse settimane, visto il momento così negativo per i bianconeri. Impresa possibile per gli uomini di Colantuono?
“La Salernitana è una squadra pazza, strana, capace di fare qualsiasi cosa. In questa prima parte di campionato ci ha mostrato tutto ed il contrario di tutto. Quindi, battere la Juve? Perché no. È già successo all’Empoli di batterli, in casa loro tra l’altro: una partita che per i toscani ha segnato una svolta. Magari potrà essere un’inversione di tendenza anche per i granata”.
Lei era in campo in quell’1-0 contro la Juve del ’99, una partita rimasta nella storia della Salernitana. Che effetto fece giocare contro stelle del calibro di Henry, Zidane, Inzaghi…
“Una vittoria storica. Tra l’altro quella Juventus lottava per entrare nella Coppa dei Campioni, quindi veniva all’Arechi con l’unico scopo di portarsi a casa i tre punti. Ma giocare davanti al pubblico della Salernitana non è mai facile per nessuno, neanche per le squadre stellari. La Salernitana non ha nulla da perdere, deve crederci: episodi come questi ti cambiano una stagione”.
Per voi quel successo diede un’enorme spinta emotiva: martedì un eventuale trionfo potrebbe avere lo stesso effetto?
“Assolutamente sì, una vittoria contro la Juve in questo momento della stagione sarebbe una vera e propria manna dal cielo. Io ci spero e ci credo: la Salernitana è tutto tranne che spacciata, la classifica è ancora molto corta”.
Le scelte di Colantuono, dettate ovviamente anche da infortuni, la stanno convincendo?
“Bisogna dire che quando si cambia allenatore, si cerca ovviamente di ottenere il meglio. Colantuono sta cercando di capire quale sia il sistema di gioco migliore per i suoi calciatori, è alla ricerca delle giuste soluzioni. Gli va dato il merito di aver già migliorato la squadra. E pazienza: non è facile subentrare e ottenere subito risultati positivi. Il pareggio contro il Cagliari secondo me è positivo, così come la bella vittoria sul campo del Venezia. Con le piccole la Salernitana sta tenendo botta, tralasciando il passo falso con l’Empoli. Gli esperimenti di Colantuono secondo me si stanno rivelando utili”.
A proposito di Empoli e le altre “piccole”: quali sono le squadre con cui, ad oggi, la Salernitana può giocarsi la salvezza? I toscani ormai sembrano tutto tranne che una squadra materasso.
“Sicuramente con quelle più vicine a livello di punti, come Cagliari e Genoa anche se hanno organici diversi da quello granata. Anche il Venezia e lo Spezia. L’Empoli non più, ormai è abbastanza lontana dalla zona pericolosa della classifica. Ha una rosa ed un allenatore importante, gioca un calcio importante. Oggi le squadre che lottano per salvarsi non possono più ritenere l’Empoli una loro pari. 19 punti cominciano ad essere parecchi”.
Si sente ancora con i suoi ex compagni granata? Avete una chat?
“Certo che ci sentiamo ancora, siamo rimasti in ottimi rapporti. Non abbiamo un gruppo solo con quella Salernitana del 1998, ma ne abbiamo creato uno più allargato. Si parla poco, ma siamo ancora molto amici”.
Autore: Ferdinando Gagliotti / Twitter: @Ferdinandogagl3
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