Con Dia sono ben tredici gli acquisti della Salernitana, escludendo i riscatti e i rientri dai prestiti, per un totale di circa quaranta milioni di euro totali spesi. Una cifra importante per una squadra che ha come obiettivo quello della permanenza in A. Se consideriamo che, big a parte, la Salernitana ha speso il doppio o addirittura il triplo delle altre squadre, il dato assume un valore ancora più importante. Oltre Verona (30), Udinese (26) e Monza (24), le altre hanno speso la metà come il Lecce (20), o molto meno come Empoli (15), Spezia (8), Sampdoria e Lecce (6). 

I cartellini più costosi pagati per intero son quelli di Lovato, rientrato nello scambio con Ederson (7 mln), Bradaric e Bonazzoli (5 mln), seguiti da Maggiore (4,5), Valencia (2,5), Bronn (1) e Kastanos (300K). Ci sono poi le situazioni di prestiti onerosi con riscatto di Pirola (900K) e Vilhena (300K), alle quali si aggiungerà Dia con 1 mln. Oltre a questi calciatori, la Salernitana ha "dovuto" riscattare i vari Bohinen per 3,5 mln, Coulibaly per 3 mln, Mikael per 2,75 mln, Jaro e Mazzocchi per 1mln. A parametro zero invece Sambia e Botheim, cosi come il riscatto di Sepe e il prestito di Candreva. Il tutto per un totale che oscilla tra i 38,5 mln e i 40 mln. Una spesa ben più alta rispetto agli incassi dovuti da cessioni e prestiti, che si aggirano intorno ai 22 mln tra Ederson, Belec, M. Coulibaly, Di Tacchio e Gagliolo. 

Sezione: Mercato / Data: Mer 17 agosto 2022 alle 22:30
Autore: Roberto Sarrocco
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