Non sono tanti i doppi ex nella sfida di Domenica tra Matera e Salernitana. Uno di questi è Fabio Orlando, secondogenito di una famiglia salernitana di calciatori, cresciuti nel vivaio granata. Fratello minore di Luca centravanti del Messina, Fabio dopo aver rifiutato un contratto con le giovanili dell'Atalanta, a 13 anni viene tesserato dalla Salernitana, dove rimane seguendo tutte le trafile delle giovanili sino al campionato Berretti. Poi il fallimento della Salernitana di Lombardi e l'addio alla maglia granata. Lo scorso anno è stato uno dei protagonisti della promozione in Lega Pro del Matera di Columella, con il quale però non è riuscito a trovare un accordo per il rinnovo del contratto e pertanto in estate è rimasto senza squadra a lungo. Solo da qualche settimana, Fabio Orlando ha firmato con il Vallee d'Aoste in serie D ed il suo impatto nella nuova realtà è stato devastante. Intervistato dalla nostra redazione, Fabio racconta le sue esperienze a Salerno e Matera, analizza la gara di Domenica e fa il punto della situazione sulla sua carriera e sul futuro dei giovani calciatori.
Sei salernitano di origini e frutto del vivaio granata, dove hai disputato diversi campionati da protagonista nelle giovanili, cosa ricordi di quel periodo?
"E' un ricordo indelebile, perchè sono gli anni dell'adolescenza che sono coincisi con la mia formazione sia calcistica ma anche umana. Ho conosciuto tanti compagni di squadra con cui poi è nata anche un'amicizia fuori dal campo, ma anche tanti mister che mi hanno lasciato tanto, Cincione, Gigante, Imbimbo, Orilia, Pepe, Sironi. Abbiamo raggiunto traguardi importanti, tra cui la vittoria campionato mini allievi regionali con il mister Sironi e le fasi nazionali Berretti con il mister Imbimbo uscendo solo alle semifinali con il Giulianova. Devo, sempre, ringraziare loro e la Salernitana per avermi permesso di poter crescere e di migliorare. Un grazie particolare va a Zeoli che mi convinse a firmare, sebbene avessi ricevuto una proposta dall'Atalanta, che però la mia famiglia rifiutò avendo io all'epoca solo 13 anni".
Il fallimento della Salernitana di Lombardi, ha coinciso con il tuo passaggio a Pagani ed il tuo contratto da professionista con mister Grassadonia culminato in una promozione. Quale è il più bel ricordo di quella esperienza?
"Un'esperienza fondamentale per il mio percorso calcistico. Trovarsi catapultato da un campionato Berretti ad un campionato di C2 a soli 18 anni, non è mai facile. Però grazie agli insegnamenti di Grassadonia sono riuscito a trarre il meglio, collezionando 27 presenza condite da 2 gol. Un'esperienza importante culminata con la promozione in C1. Per me fu una gran soddisfazione perche a 18 anni vincere un campionato giocando da titolare non è da tutti. Il ricordo più bello il goal ad Isola Liri, quando andammo in rete sia io che mio fratello Luca, come pochi altri fratelli nella storia del calcio professionistico italiano".
Lo scorso anno a Matera, una promozione da protagonista. Quali sono i ricordi e le impressioni su quella società e quella piazza?
"L'anno scorso fu un'esperienza straordinaria, arrivai alla fine di settembre dopo che la Paganese, avendo cambiato strategie di mercato dovuto alle non retrocessioni, puntando sulle valorizzazioni di giocatori provenienti dai serbatoi delle grandi squadre di a e di b mi aveva fatto capire che ero un peso sotto il punto di vista economico e non calcistico, a quel punto decisi di accettare la soluzione Matera, una piazza importante per la D che puntava al rientro nei professionisti. Matera è una città che puo dare tanto al calcio. E' un piazza esigente ma allo stesso tempo calorosa. E' stato un campionato avvincente. Ricordo ancora l'ultima partita, fu una festa con 10 mila spettatori sugli spalti ad incitarci. Vincemmo quella partita 3-1 contro il Manfredonia e conquistammo la promozione dalla d alla Lega Pro unica. Un'esperienza importante che mi ha permesso di crescere ulteriormente contribuendo con 20 partite e 2 gol alla vittoria del campionato".
Come vedi le due squadre in questo momento e come pensi terminerà la gara di domenica? Per chi farai il tifo?
"Sara' una partita ostica per la Salernitana. Il matera è squadra sbarazzina che oltre ad avere ottime individualità, ha anche un trainer bravo come Auteri che impronta il proprio marchio di gioco come pochi. Sara' una partita aperta a qualunque risultato perche di certo il Matera farà una partita votata all'attacco e secondo me creerà più di qualche grattacapo alla compagine granata. Ritengo la salernitana un'ottima squadra, costruita per vincere con dei calciatori che possono deciderti la partita in qualunque momento. Secondo me insieme al Benevento, Lecce e Juve Stabia sarà tra le candidate alla promozione diretta, invece il Matera da inizio campionato è la mina vagante del gruppo e chissà che possa ritagliarsi un posto nei play-off. Ad ogni modo faccio il mio in bocca al lupo ad entrambe le formazioni per il futuro, spero però vinca la Salernitana essendo sin da piccolo tifoso granata".
Quest'anno è stata dura trovare una squadra. Ora sei al Vallee D'Aoste in serie D. Come ti trovi? Speri di tornare in Lega Pro?
"Si purtroppo con la riforma della Lega Pro non è stato facile trovare squadra. La riduzione delle squadre a 60 non ha giovato al sistema. Primo perché il sistema ha generato la cosidetta "lotta al contratto"; Un calciatore, togliendo le 8/10 società virtuse che possono elargire ingaggi esosi, deve "prostituirsi", accettando contratti che semmai non rispecchiano il loro valore poichè altri calciatori accetterebbero a ingaggi anche più bassi. Secondo perchè la Lega poi, con la questione dei contributi ha aggravato la situazione. Una società di Lega Pro, rispettando le regole federali, punta a far giocare i giovani, ma spesso sono giocatori provenienti da società di serie A e B che contribuiscono al pagamento dei loro stipendi, stipulando con la societa di Lega Pro un premio alla valorizzazione, al raggiungimento di un certo numero di presenze. Tutto ciò abbassa sicuramente la qualità del campionato, perché comunque un giovane non sempre gioca perché è bravo ma perchè frutto di norme federali rivedibili. Io sono rimasto fuori dal giro dei pro, per i presidenti è meglio assicurare un contratto ad un giocatore esperto che ad un calciatore giovane,forse anche bravo, però 93' e svincolato. Ho saputo aspettare la chiamata giusta, allenandomi prima con l'Equipe Salerno Soccer del presidente Luigi Cuomo che ringrazio, insieme a tutto lo staff e agli elementi che ne facevano parte e poi da solo alla struttura del Terzo Tempo, alla fine è arrivata la chiamata che ha riconosciuto i meriti passati e ho accettato. La squadra è il Valle d'Aosta, società seria del presidente Musso che punta quest'anno alla salvezza. Dopo un periodo negativo è arrivata la prima vittoria coincisa con la mia prima presenza, per 4-1 a cui ho contribuito con due assist al mio compagno salernitano Gianluca Trimarco e un rigore procurato. Ovviamente spero di tornare in Lega Pro magari con il valle d'aosta se si creasse un progetto vincente o comunque facendo bene qui ad Aosta".
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